Arghillà non dev’essere un quartiere ai margini, il Prefetto: più sicurezza e inclusione
Nella serata lunedì scorso, il Prefetto di Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ha tenuto una riunione nel quartiere Arghillà del capoluogo per promuovere iniziative volte alla sicurezza e all’inclusione sociale dei cittadini residenti nella zona.
All’incontro hanno partecipato il sindaco, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza presso il Consiglio regionale della Calabria, i vertici delle Forze di Polizia, il parroco e i rappresentanti delle associazioni di volontariato che da tempo operano sul territorio.
Di Bari, nel suo intervento, ha ricordato che la tematica della sicurezza e della legalità nel quartiere Arghillà è costantemente all’attenzione della Prefettura e degli organi di polizia tant’è che è stata più volte affrontata nel corso di riunioni tecniche nelle quali è stata decisa una implementazione dei servizi di controllo.
Il Prefetto ha tuttavia posto l’accento sulla ineludibile necessità di promuovere strategie "sinergiche da parte di tutti gli attori istituzionali e della società civile, che hanno assicurato il massimo impegno per l'adozione di misure di inclusione e di rigenerazione delle zone urbane più svantaggiate.
“Arghillà non deve essere più considerato un quartiere ai margini” è stato il messaggio lanciato dall’Ufficio di Governo, ribadendo che il quartiere deve esser parte integrante della collettività che può contribuire, con la passione dei suoi cittadini onesti, alla crescita culturale e civile della città.