Avviata procedura decadenza sindaco, Lucano: “non scappo davanti alla legge”
La Prefettura di Reggio Calabria, ha inviato una nota della Cassazione al primo cittadino di Riace, Mimmo Lucano, con la quale informa di aver avviato la procedura di decadenza a sindaco del "comune dell'accoglienza".
La comunicazione è l'esito di una valutazione del Viminale e non è legata alla proposta che due consiglieri comunali di opposizione hanno inviato nei giorni scorsi.
Secondo il Ministero dell'Interno, infatti, la condanna in via definitiva a diciotto mesi, con pena sospesa (QUI), rientra nella fattispecie della legge Severino.
Di conseguenza, ora, il Consiglio Comunale dovrebbe riunirsi e decidere sulla decadenza di Lucano. Nel caso in cui ciò non dovesse accadere o si riunisse senza riconoscere questa causa di incandidabilità, la Prefettura potrebbe attivare l'azione popolare prevista dal Tuel.
Il tutto comporterebbe quindi un ricorso da parte di quest'ultimo ente al giudice civile, davanti al quale il sindaco di Riace potrà però opporsi alla decadenza.
"In questo momento provo due sensazioni contrastanti che si fanno forza nell'anima con la stessa intensità. La prima è di lasciare perdere tutto, perché evidentemente qualcuno ha forti preoccupazioni rispetto agli ideali che porto avanti. L'altra sensazione è quella che mi spinge a continuare perché so che il nostro lavoro a Riace è importante, dopo gli anni bui in cui ha governato la Lega e il centrodestra, per perseguire un sogno di solidarietà di cui sono testimone".
Questo il primo commento a caldo di Lucano, dopo aver appreso la notizia. "Non sono mai scappato davanti alla legge - ha continuato - e non lo farò nemmeno questa volta. Ovviamente, a scanso di equivoci, non ho alcuna intenzione di mollare. Rivendicherò le mie ragioni in ogni sede per il rispetto che provo nei confronti dei cittadini di Riace che hanno votato un sindaco e un progetto che non è certamente quello di chi spera, per motivi che nulla hanno a che vedere con la politica, di ribaltare l'esito delle elezioni sfruttando una legge tutta da interpretare".
"Evidentemente nel centrodestra c'è chi pensa che la legge Severino sia una legge giusta solo se riguarda Mimmo Lucano. Mi conforta che secondo i miei legali, la condanna che ho subito non rientra tra quelle che prevedono la decadenza. Detto questo, ho affrontato sette anni di processo sapendo, da innocente, che potevo rischiarne quasi il doppio di carcere. Affronterò anche questa situazione" ha concluso l'europarlamentare di Avs.