Processo Xenia, definitiva la condanna di Lucano a 18 mesi per falso

Calabria Cronaca

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per falso a carico di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace ed attuale europarlamentare rimasto coinvolto nell'oramai nota indagine Xenia (QUI).

Si tratta dell'unico capo di accusa che ha retto dell'iniziale impianto accusatorio, avanzato dalla Procura di Locri, secondo la quale Lucano sarebbe stato il "promotore di una associazione a delinquere".

La Corte d'Appello di Reggio Calabria aveva presentato ricorso contro l'assoluzione di Lucano (inizialmente condannato ad oltre 13 anni di reclusione), in particolare per i reati di truffa ai danni dello Stato.

I legali difensori di Lucano avevano però presentato un ulteriore ricorso contro l'accusa di falso. Entrambe le istanze sono state rigettate.

La Suprema corte ha dunque confermato la precedente assoluzione, ma anche il reato di falso contestato a Lucano, per il quale era stato condannato ad un anno e mezzo di reclusione (già scontato).