Sbarchi: in 861 arrivano a Crotone ma la banchina è occupata dagli americani
Il silenzio stanco della lunga attesa rotto dalla fonica della nave che intona un imprevisto “happy birthday” per uno dei profughi. Un modo, forse, per stemperare la paura e la tensione di molte, troppe ore di navigazione. E di attesa.
Dovevano arrivare a Crotone domani ma hanno anticipato ad oggi: prima alle 14, poi alle 16. Poi ancora un piccolo imprevisto. La banchina, utilizzata di solito per gli sbarchi di immigrati, già occupata. Attraccata un’altra nave, con altre 600 anime a bordo, anche loro senza permesso di soggiorno ma con regolare visto turistico, essendo, humor a parte, tutti vacanzieri americani in viaggio sulla “Seaborn Encore”.
Uno spaccato di evidente disuguaglianza quello andato in scena oggi nelle acque pitagoriche - calde non tanto e solo per le frenetiche attività di soccorso quanto anche per un clima quasi estivo - dove alla lussuosa nave da crociera ha fatto da contraltare la stazza biancorossa della Vos Prudence, imbarcazione dell’organizzazione “Medici senza Frontiere”, giunta - come dicevamo - nel pomeriggio e dirottata sul molo del porto prospicente il fantasma della zona industriale.
Sul ponte 861 (e non 866 come appreso inizialmente) gli immigrati raccolti in un vero caleidoscopio di etnie, provenendo da quasi 15 diversi paesi ma tutti accomunati dalla speranza di giungere in acque e terre più serene. Erano stati soccorsi in cinque diversi interventi nel Mediterraneo, quattro in acque internazionali ed uno al largo di Lampedusa, e poi raccolti sulla Vos Pudence per la loro destinazione provvisoria.
Dopo i controlli sanitari - riscontrati tra l’altro alcuni casi di scabbia - sono infatti in partenza per diverse località italiane: Lazio, Puglia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Campania, Liguria, Molise ed Abruzzo. Qualcuno resterà in Calabria, forse una sessantina.
Come dicevamo l’attesa è stata lunga anche per le operazioni di sbarco dovute alla necessità di far scendere dapprima un neonato ancora in fasce, affidato subito alle cure dei sanitari del 118 crotonese, e poi alcuni contusi claudicanti. Tra il carico di vite sedici i minori, di cui 13 sotto i 5 anni d’età. 56, invece, le donne: di 8 ne è stato accertato lo stato di gravidanza.
Le operazioni, come al solito pianificate dall’Ufficio di Governo, sono state messe in atto dagli uomini della Questura, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto e dell’Autorità Portuale, oltre che dei Servizi Sociali del Comune, dell’Asp, della Misericordia e della Croce Rossa Italiana.