Ambiente: sequestrate aree industriali ex Sir Lamezia Terme

Calabria Attualità

Due pattuglie radiomobili della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, congiuntamente a militari della delegazione di spiaggia di Gizzeria Lido, hanno proceduto a sottoporre a sequestro cinque aree ricadenti nella zona industriale ex SIR di Lamezia Terme, per discarica non autorizzata di rifiuti speciali industriali, per accumuli di fanghi di depurazione senza la prevista autorizzazione e interramento di cumuli di lana di vetro senza rispettare i criteri tecnico progettuali, che arrecano rischio per le matrici ambientali interessate (suolo - sottosuolo e falde acquifere). Le cinque aree sequestrate d'iniziativa dalla Polizia Giudiziaria operante, composta da sei militari del Servizio Operativo della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina e due della Guardia Costiera di Gizzeria Lido, ammontano ad una superficie di circa 15.000 mq., tutte recintate con nastro bicolore e cartelli monitori recanti la dicitura "Area sottoposta a sequestro probatorio" date in custodia al Consorzio per lo Sviluppo Industriale per la Provincia di Catanzaro. Le indagini sono scattate nella seconda metà di agosto scorso su specifica delega di indagine firmata dal Procuratore Capo Salvatore Vitiello e dal pm Luigi Maffia della Procura della Repubblica di Lamezia Terme e consegnata direttamente al Comando della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina. Dopodiche' gli uomini della Guardia Costiera congiuntamente a tecnici dell'Arpacal del servizio tematico Suolo, rifiuti e radiometrico di Catanzaro, e personale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro, hanno proceduto a ispezionare tutti i luoghi con appositi sondaggi. Dalla relazione tecnica dell'Arpacal sarebbero emerse carenze costruttive rilevate sia negli atti progettuali che sulle opere realizzate, sulle aree dove sono state interrati rifiuti speciali industriali quali la lana di vetro, accumili di rifiuti di vario genere tra cui fibre di cemento (eternit), uno stoccaggio abusivo di fanghi derivanti dalla depurazione senza la prevista autorizzazione, "un vasto accumulo con la realizzazione di collinette di lana di vetro. Le aree interessate sono state poste sotto sequestro. Sei le persone denunciate, tutti legali rappresentanti delle societa' che si sono rese responsabili dei reati contestati.