Sistema Teatrale Calabrese, deliberata la costituzione in un unico organo
L'Assemblea permanente del Sistema Teatrale Calabrese ha voluto esprimere la sua soddisfazione per il raggiungimento di quello che definisce un “risultato di eccezionale importanza per il settore teatrale e per tutto il sistema culturale regionale”: si tratta del testo che abroga e sostituisce la legge 3 del 2004, e che accoglie in pieno, nella sua versione finale, tutte le istanze avanzate dallo stesso coordinamento.
I delegati del CrC Emi Bianchi, Confine Incerto; Settimio Pisano, Scena Verticale; Claudio Rombolà, Teatro del Grillo; Fabio Vincenzi, Teatri Unical; Massimo Barilla, Manachuma Teatro ed Ernesto Orrico, Zahir, fanno sapere che su sollecitazione del Presidente della Regione, l’Assemblea - che rappresenta oltre 500 persone tra artisti, tecnici, organizzatori e maestranze varie - attraverso un lungo percorso ha provato a immaginare un sistema teatrale regionale articolato, maturo, professionale, capace di generare un complessivo sviluppo sul lungo termine oltre che ricadute ad ampio raggio.
Al termine di questo lungo iter legislativo, durato circa un anno e mezzo, si può così oggi affermare che tutte le criticità individuate e i problemi posti dall’Assemblea permanente sono stati ascoltati e recepiti dal legislatore.
“Siamo dunque convinti – spiegano i delegati del Coordinamento - che questa legge ponga le condizioni per garantire la tutela, il rilancio e lo sviluppo del teatro calabrese. Ringraziamo il Presidente Oliverio, la Giunta e il Consiglio Regionale per il lavoro svolto e per il percorso di partecipazione che hanno voluto intraprendere, certi che la stessa prassi di condivisione sarà avviata anche per la stesura del regolamento attuativo, vero strumento operativo per la realizzazione degli ambiziosi obiettivi di questa legge”.
L’Assemblea annuncia poi di aver deliberato la propria costituzione in un organo giuridico stabile, con funzioni di rappresentanza e di promozione del settore teatrale calabrese.