Personaggi illustri, omaggio a al pediadra Giuseppe Castorina

Reggio Calabria Salute

Nell’ambito degli incontri dedicati agli uomini reggini che hanno contribuito alla crescita civile, culturale e scientifica di Reggio Calabria, l’Associazione Anassilaos dedica un incontro al Prof. Giuseppe Castorina, nato a Santa Teresa di Riva, in Provincia di Messina, nel 1895 e morto a Reggio il 2 agosto del 1983, libero docente di Pediatria all’Università di Messina, pediatra di fama, medico vicino ai bisogni della Comunità, per moltissimi anni direttore del brefotrofio cittadino

L’appuntamento è per sabato 20 maggio alle 17,30 presso la Saladi San Giorgio al Corso. A parlare dell’uomo, del docente e dello studioso sarà Franco Caminiti che lo conobbe e lo frequentò. Una breve testimonianza personale sarà data da Mariangela Caminiti. A condurre l’incontro il Presidente di Anassilaos Stefano Iorfida.

CHI ERA CASTORINA

Compiuti gli studi classici al Liceo Maurolico di Messina, Castorina si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia nell'Università di quella città. Durante la Prima Guerra Mondiale, ancora studente in medicina, viene incorporato nella Sesta Compagnia di Sanità e inviato in un Ospedale da campo.

Erano tempi difficili anche per il sopraggiungere della Pandemia Spagnola (1917-18), che mieteva migliaia di vittime. Conobbe in quell'inferno Suor Onorina, figlia illegittima. Questa conoscenza influenzò la scelta successiva della specializzazione in Clinica pediatrica con particolare attenzione ai bambini illegittimi e abbandonati. Era infatti solito dire "Chi schiude gli occhi alla luce, ha bisogno di incontrare un sorriso".

Finita la guerra riprese gli studi e nel 1921 conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia. Scelse di fare il volontario in Clinica Pediatrica, sotto la guida del Professore Cannata (dal 7 Luglio 1921 al 14 Aprile 1925); seguì il titolo di Aiuto incaricato, quindi in seguito a concorso, quello Aiuto ordinario (1/1/1926). Nel 1927 ottenne la libera docenza in Clinica pediatrica.

Nel 1929, in seguito a concorso, fu nominato Direttore sanitario del Brefotrofio provinciale di Reggio Calabria la cui sede era posta, a quel tempo, in due baraccamenti in via Possidonea. In tale veste si adoperò a riorganizzare la struttura. Creò il il Lactarium, i laboratori di batteriologia e sierologia, rafforzò la rete dei consulenti delle altre branche specialistiche, l'istituzione di corsi per il personale di assistenza all'infanzia. Agevolò il ricovero delle madri e il riconoscimento dei figli.

Nel 1935, completata la nuova sede di via Cuzzocrea, vi trasferì l'Istituto. Nella nuova sede istituì anche altre sezioni. Fu effettuata anche la profilassi vaccinale e l'impiego di gamma-globuline. La mortalità infantile si andava così a mano a mano riducendo. Grazie al dono di due termoculle creò il reparto Immaturi, unico al tempo, nella città di Reggio Calabria. Come è tristemente noto durante il bombardamento aereo del 21 Maggio 1943, tre bombe colpirono il palazzo del Brefotrofio provocando la morte di numerosi bambini, una suora, quattordici nutrici e due bambinaie. L’Istituto fu allora provvisoriamente trasferito a Montebello Ionico.

Finita la Guerra il Brefotrofio tornò a funzionare e con la piena collaborazione dell’allora Presidente della Provincia Prof. Ugo Tropea, fu notevolmente ampliato con l'istituzione dell'Istituto Provinciale Femminile dell'avviamento al lavoro, unico del genere in Italia.

Nei primi giorni di Marzo del 1969, il Professore Giuseppe Castorina, fu infine collocato a riposo a conclusione di una lunga attività spesa a servizio della Città. Uomo buono e sensibile, colto, egli ha dato senza ombra di dubbio lustro alla Città di Reggio Calabria e anche se aveva scritto "Nessuno di noi deve andare mendicando il plauso degli uomini e la loro gratitudine: queste sono cose di quaggiù, non delle virtù cristiane", egli merita la memoria grata della città.