Rigenerazione periferie: a Reggio i Contratti Locali di Sicurezza, s’inizia da Arghillà
Sarà avviato ad Arghillà il processo sperimentale del Contratto Locale di Sicurezza per la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Il programma, che si inserisce nelle linee di programma previste nel Por Calabria Fesr 2007-2013 (“Intervento "RCA2 - Riqualificare e Recuperare: Green start up”), rappresenta un tassello del percorso di azioni previste dall’Amministrazione Falcomatà nel quartiere, che vede nel laboratorio progettuale "Ecolandia Parco SuperAbile", la fucina di buone pratiche per la realizzazione di luoghi super accessibili, da tutti i punti di vista, fisico, sociale, relazionale, in un rapporto biunivoco e sinergico tra obiettivi di qualità urbana e ordine pubblico, tanto auspicati da istituzioni e quartiere.
La realizzazione del progetto tecnico del cosiddetto Contratto Locale di Sicurezza, promosso dall’assessorato alle Politiche Comunitarie, diretto da Giuseppe Marino, è stato il primo avvio sperimentale utile ad istituzionalizzare il processo partecipativo già attivo, attraverso un calendario di incontri finalizzati al raggiungimento progressivo di obiettivi che riguardano primariamente la condivisione della proposta progettuale già finanziata ed in itinere e, successivamente, a creare un Masterplan complessivo che dia una visione ampia e condivisa di prospettiva, per un progetto sostenibile e condiviso dal quartiere.
I temi trattati riguardano innanzi tutto la rigenerazione urbana attiva, intesa come ri-qualificazione dello spazio pubblico associata a un processo di co-responsabilizzazione del territorio, mediante l'individuazione condivisa di strumenti di presidio e cura dello spazio pubblico, come per esempio posso essere gli orti e i frutteti urbani. Proprio sul tema degli orti urbani si è tenuto nei giorni scorsi il workshop dal titolo “Le vie degli orti” al quale hanno preso parte i principali attori sociali presenti sul territorio di Arghillà.
Altri temi, non meno importanti, per esempio, riguardano la ricostruzione di una identità a partire dalla identificazione della toponomastica, che attualmente non risponde alle esigenze identitarie del quartiere, che dia una spinta vitale al senso dei luoghi, fondati sul binomio qualità urbana e ordine pubblico, consapevoli che non può esserci l'uno senza l'altro e viceversa.
Il modello partecipativo, grazie anche al Coordinamento di Quartiere, può rappresentare un utile ed efficace strumento di programmazione e progettazione di interventi su Arghillà, nella consapevolezza che non può esserci inclusione senza partecipazione, come non può esserci riqualificazione senza inclusione.
Soddisfatto dell’attivazione del progetto l’Assessore alle Politiche Comunitarie Giuseppe Marino che insieme ai colleghi Angela Marcianò, Lucia Nucera, Giovanni Muraca e Antonino Zimbalatti, sta dedicando un’attenzione specifica, nell’esercizio della sua delega, al territorio di Arghillà, prevedendo una serie di iniziative che si rientrano nell’ambito della più ampia strategia messa in campo dall’Amministrazione comunale con il “Tavolo per Arghillà”, un laboratorio di partecipazione civica che promuove il confronto tra cittadini e istituzioni, fortemente voluto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, e che si riunisce ormai da diversi mesi sia a Palazzo San Giorgio che sul territorio del quartiere.
«L’avvio degli interventi previsti nel Contratto Locale di Sicurezza rappresenta un ulteriore importante passo in avanti verso la rigenerazione dell’area di Arghillà - ha spiegato Marino - i cittadini hanno percepito i grandi sforzi messi in campo dall’Amministrazione e l’ottimo lavoro di squadra che con la Giunta stiamo promuovendo, al fine di rispondere all’esigenza, sottolineata dal sindaco, di dare alla collina di Arghillà il decoro che merita, prevedendo servizi e supporti necessari a riaffermare la presenza dello Stato su quel territorio e dare risposte concrete ai cittadini attivi e partecipi di questo processo».