Federproprità, giornate di studio sul Piano carsa regionale
“La legge regionale calabrese sul “Piano Casa”, ossia la numero 21 dell’ 11 agosto 2010, si contraddistingue per semplicità, linearità e completezza e si inserisce organicamente nel complesso e frastagliato arcipelago normativo della legislazione edilizia ed urbanistica nazionale”. E' quanto ha ssostenuto Francesco Granato, nella duplice veste di Vice Presidente Nazionale di Federproprietà e di segretario Generale dell’Unedi (l’Unione Nazionale degli Esperti in Diritto Immobiliare) nell’aprire a Lamezia Terme i lavori delle Giornate di Studio sul “Piano Casa Calabria”, dopo una accurata disamina dell’Intesa Stato-Regioni-autonomie locali del 30 marzo 2009 che ha ispirato tutte le successive leggi regionali emanate in materia di miglioramento e rilancio dell’edilizia. Le giornate calabresi hanno registrato la presenza di numerosi amministratori pubblici, esperti ed operatori del settore cui l’iniziativa era sostanzialmente diretta. La legge di agosto, definita unanimemente un’occasione da non perdere, potrà rappresentare il motore di una nuova politico per il territorio: partendo da interventi minori, quali quelli previsti degli articoli 4 e 5, si potrà giungere ad azioni di più ampio respiro che coinvolgeranno pubblico e privato nella realizzazione di iniziative di recupero di aree degradate con un occhio al sociale, cui restano destinati parte degli interventi da realizzare. Gli aspetti generali di ordine urbanistico sono stati affrontati dall’ Ing. Pietro Samperi Professore di Urbanistica, per il quale resta al primo posto la qualità della realizzazione edilizia e quella della città nel suo insieme, senza perdere di vista la concreta vivibilità delle unità abitative. Per Saperi le case vanno vissute “dentro e fuori” mentre la qualità dell’abitare non prescinde da quella dell’ambiente urbano nel quale la casa resta inserita. Normativa, quella calabrese, che potrebbe promuovere l’impiego di ingenti risorse dei risparmiatori ma che dovrà necessariamente vedere il sistema degli Enti Locali e quello bancario su posizioni partecipi e collaborative. Il Prof. Avv. Michele Didonna (Bari) ha evidenziato come il grande assente continui a restare il mondo bancario, che difficilmente accorderà credito agli immobili realizzati attraverso la (legittima) semplificazione procedurale della SCIA – Segnalazione Certificata di inizio attività cosi come difficilmente i Comuni concluderanno le procedure pendenti di condono e sanatoria in tempi ragionevoli e comunque compatibili con le scadenze necessariamente fissate dalla legge regionale. Le opere realizzate sulla scorta di tale legge, per il Dott. Francesco Lacava, dovranno tutte godere dei benefici fiscali già riservati alle opere edili tradizionali con esclusione delle sole abitazioni di lusso. Molto apprezzati l’intervento della Prof. Irene Chiriaco (Università Magna Graecia di Catanzaro) che ha relazionato sui diritti del vicino e dei terzi e sulla funzione sociale della proprietà nel contesto della normativa Piano Casa e quello conclusivo dell’Arch. Biagio Cantisani Presidente dell’Ordine degli Architetti di Catanzaro, più incentrato sugli interventi consentiti dalle misure, problematiche esecutive, titoli abilitativi e procedimenti amministrativi Non è mancata, a margine dei lavori, l’attenzione per casi pratici e specifici, “catalogati” dal gruppo di lavoro coordinato dall’ Avv. Daniela Gentile il cui esame proseguirà in Calabria ad opera di Federproprietà per tutto il periodo di vigenza della normativa. Le conclusioni delle giornate saranno trasmesse ai Presidenti della Giunta e del Consiglio Regionale segnalando iniziative e provvedimenti che potranno ulteriormente propiziare in Calabria il sofferto percorso del Piano Casa.