Festa della Repubblica, Gd Lamezia: credere ancora nella buona Politica
L’Italia, oggi 2 giugno, come ogni anno, celebra la Festa della Repubblica, istituita per ricordare la scelta che i nostri padri e nonni assunsero nella scelta tra la Monarchia e, appunto, la Repubblica.
"Checché se ne dica – commentano in proposito i Giovani democratici di Lamezia - non vi è alcun dubbio che la Democrazia sia uno dei maggiori valori per gli esseri umani. Noi … crediamo fermamente che questa Festa sia utile a ricordare quei valori che i nostri antenati hanno conquistato con il sangue. Quel sangue di cui oggi, molti italiani, non sembrano comprenderne il significato invocando la re-istituzione di una monarchia o peggio di una dittatura, senza capire la bellezza dell’essere liberi di scegliere il proprio futuro e senza capire l’importanza degli strumenti della democrazia”.
“Sicuramente – proseguono i Gd - il decadimento della qualità delle personalità politiche alimentano questo sentimento negativo e di scoraggiamento. Ma è chiaro come il Popolo, entità sovrana, in alcuni casi debba imparare ad esercitare al meglio il proprio diritto-dovere al voto se pretende che in Politica vi siano persone serie, preparate ed oneste. Sì, il Popolo deve imparare a capire e a distinguere chi fa politica per interessi personali candidandosi a guidare gli enti pubblici sporadicamente e solo ed esclusivamente quando gli fa comodo rispetto a chi fa Politica per il bene comune. Rispettando e favorendo questi ultimi. Altrimenti saranno sempre più i casi in cui ci troveremo davanti a scandali che legano il malaffare alla Politica. Solo così possiamo rispettare ed avere una serie considerazione della Repubblica e della Democrazia”.
I Giovani Democratici, infine, dicono di credere ancora nella buona Politica, “£Politica con la “P” maiuscola, perciò ci – affermano - aspettiamo un rinnovamento da parte delle istituzioni e speriamo che questo rinnovamento riesca a riportare fiducia nelle istituzioni. Fiducia che oggi, dopo la crisi economica e del mercato del lavoro, sembra svanita. Auspichiamo che questa festa – concludono - faccia ritornare ai cittadini la voglia di interessarsi alla cosa pubblica, andando a votare e discutendo in maniera civile dei mezzi per riformare il nostro paese".