Lamezia: abusivismo in località Pastorizia, Spatara chiede chiarezza
“Siamo venuti a conoscenza di una situazione abbastanza ambigua che si sta verificando a Lamezia. Grazie alla segnalazione del sig. Saverio Tropea, un cittadino lametino, abbiamo potuto verificare quanto dallo stesso denunciato tramite un esposto al Comune di Lamezia ed al Comando dei vigili urbani e cioè che si sta permettendo la realizzazione di nuclei abitativi su terreno a destinazione agricola.” A renderlo noto è Bruno Spatara, Reggente regionale Azione Identitaria Calabria.
“In località Pastorizia di Lamezia Terme, infatti, - precisa Spatara - su un lotto ad uso agricolo sono stati impiantati dei moduli abitativi che risultano essere riconducibili alla “Fondazione Belem” di pertinenza della Diocesi lametina e che, pare, serviranno ad ospitare immigrati in base ad un progetto SPRAR al quale la fondazione ha aderito. Fermo restando l’avversione del nostro movimento verso l’accoglienza business e verso tutto cio’ che vi gravita intorno, chiediamo sia fatta chiarezza sulla forma di conclamato abusivismo edilizio avallata dal Comune di Lamezia.”
“A quanto pare – aggiunge il Reggente dell’Aic - né la Diocesi lametina né il Comune stesso sembrano avere contatti con la cronaca quotidiana poiché, invece di procedere con il controllare ed arginare il fenomeno dello sciacallaggio e del malaffare che ruota attorno alle politiche pro-immigratorie, scelgono di aggiungere un ulteriore tassello all’illegalità. Vorremmo inoltre ricordare, dove la labilità della memoria avesse preso il sopravvento, che con l’inchiesta Jonny (ancora in corso) sono emerse non poche prove di collusione tra amministratori e mondo ecclesiastico per cui sia fatta immediatamente chiarezza sia sul progetto in fieri che sulla trasparenza degli atti, in caso contrario – conclude - procederemo a denunciare alla Procura quanto si sta verificando a Lamezia ed appoggeremo la protesta che il sig. Tropea insieme ad altri proprietari terrieri sono pronti a mettere in atto.”