Anche i disegni di Guttuso nella pinacoteca di Saracena
Si trova a Saracena, Paese del Moscato Passito, una tra le più importanti e ricche collezioni d’arte del ‘900 dell’intero Meridione. 236 opere di pittura, grafica e scultura impreziosiscono da ieri oggi le prestigiose pareti di Palazzo Mastromarchi, cuore e reception del progetto di Albergo Diffuso sul quale l’Amministrazione Comunale è impegnata da diversi anni.
A tagliare il nastro per l’inaugurazione è stato il Sindaco Mario Albino Gagliardi, alla presenza della Giunta, di un pubblico emozionato e festoso, dei parroci Don Rocco e Don Leone che hanno benedetto l’edificio rifunzionalizzato, di Rosetta Mastromarchi e della sua famiglia.
La Pinacoteca, intitolata al pittore e poeta castrovillarese Andrea Alfano, custodita nel Palazzo Mastromarchi, è di notevole importanza sia per la presenza di opere di artisti del calibro di Renato Guttuso e di Giulio Turcato, sculture di Emilio Greco e dipinti di Renzo Vespignani; sia perché - questo il valore aggiunto e distintivo e che la rende tra le più preziose e importanti collezioni della Calabria e del Sud - situata nel cuore del centro storico di un piccolo borgo dell'entroterra.
Durante la cerimonia il Primo Cittadino ha colto l’occasione per ringraziare l’architetto Raffaele Guaragna che si è occupato della ristrutturazione, l’architetto Sandro Sancineto che ha curato l’allestimento della Pinacoteca e quanti, a vario titolo, hanno reso possibile la consegna alla comunità dello storico edificio che rappresenta uno dei risultati più importanti in termini di progettazione e di rilancio strategico del Centro Storico e dell’immagine complessiva di Saracena come destinazione turistica e culturale 365 giorni all’anno.
L’idea di una Pinacoteca comunale nasce nel 1951 da un progetto dell’associazione artistico-culturale e ricreativa Sestium composta da un gruppo di studenti universitari. Nel 1985 furono donate all’allora Amministrazione Comunale Gagliardi e a Mimmo Sancineto, delle opere grazie alle quali venne poi inaugurata la Pinacoteca Alfano.
(Foto di Gabriele Tolisano)