Pistola in pugno si fece consegnare l’incasso, arrestato presunto rapinatore
La sera del 19 marzo dell’anno scorso, un uomo, armato di pistola e con il volto coperto da un casco integrale, aveva avvicinato, all’orario di chiusura, due dipendenti di un negozio di Villa San Giovanni e, arma in pugno, si era fatto consegnare l’incasso della giornata, circa 7 mila euro in tutto, oltre agli effetti personali delle vittime. Afferrato il bottino era poi fuggito a bordo di uno scooter su cui l’attendeva un complice.
A distanza di poco più di un anno i carabinieri - che indagavano sull’accaduto sotto il coordinamento del procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho e del suo Aggiunto Gerardo Dominijanni - ritengono di essere risaliti al presunto rapinatore e così hanno eseguito ieri l’arresto di un 42enne del posto, Loris Morabito, che è già detenuto nella casa circondariale di Arghillà per reati in materia di armi.
Sfruttando la conoscenza del territorio e attraverso l’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona in cui avvenne il fatto, gli investigatori sarebbero infatti riusciti a raccogliere degli elementi che farebbero cadere la responsabilità proprio sul 42enne.
Le indagini svolte dopo pochi giorni dal reato dai militari della Stazione di Rione Modena, avevano poi consentito di ritrovare nell’abitazione dell’arrestato una pistola semiautomatica simile a quella descritta dalle vittime, oltre ad alcuni effetti personali di quest’ultime e uno scooter uguale a quello utilizzato proprio dai malviventi.