Playoff Lega Pro. “Cosenza piange gli errori arbitrali”, avvocato chiede di rigiocare le gare
“Una intera città e provincia hanno pianto per gli errori degli arbitri”. Esordisce così l’esposto che l’avvocato Ugo Morelli ha presentato agli organi competenti e nel quale chiede che vengano annullate le gare di play off di lega Pro tra il Pordenone e il Cosenza, disputate il 31 maggio e il 4 giugno scorso, e che avevano fatto sperare il capoluogo bruzio, poi sconfitto, di poter conquistare la promozione in Serie B.
Come sportivo e tifoso del Cosenza sin da bambino, Morelli afferma nel ricorso di ritenersi danneggiato dalle conduzioni e decisioni degli arbitri in entrambe le partite, elemento che avrebbe a suo dire comportato “una ingiusta violazione dei propri diritti soggettivi ed interessi legittimi, tutelati dalla Costituzione e dalla legge”.
Il legale fa poi riferimento al reato di Frode sportiva, “per cui è evidente che – afferma - oggi la giustizia sportiva non è più autonoma da quella ordinaria, non esiste più il difetto di giurisdizione della Giustizia ordinaria”.
Morelli si domanda poi se l’arbitro debba o meno essere considerato come un Pubblico Ufficiale, “ovvero Incaricato di pubblico servizio – sostiene - in quanto deriva dalla FIGC, che essa deriva dal CONI, che è un Ente Pubblico” e che pertanto “non è semplice cittadino privato” ma “sottoposto pure ai rigori della legge ordinaria”.
Il ricorso prosegue con il dettaglio delle singole gare. Quanto all’andata del 31 maggio secondo Morelli il risultato sarebbe stato falsato da un “grave incidente, quasi mortale, subito dal giocatore Bachet del Cosenza. La partita era sullo 0-0, era al 90’ ormai finita, quando Bachet, pare spinto da avversario – spiega - cadeva con violenza per terra, sbattendo fortemente la nuca. Perdeva conoscenza, ed entrava in un quasi coma, in uno stato di incapacità totale, veniva portato sulla ambulanza, quasi moribondo”.
“Tutta la squadra del Cosenza, i circa 500 tifosi del Cosenza nello stadio, l’intero stadio, e telespettatori, venivano scioccati ed addolorati dal pericolo di morte di Bachet” sbotta il legale che contesta dunque all’arbitro di aver fatto proseguire l’incontro con il Cosenza ridotto a 10 uomini, avendo esaurito le sostituzioni.
Per Morelli, però i giocatori calabresi sarebbero stati “assenti mentalmente e frastornati, con il pensiero rivolto alla vita del loro compagno e amico, quando al 97’st., a circa 2 minuti dalla fine del recupero, subiva un goal della ingiusta sconfitta”.
In altri casi analoghi, sostiene ancora l’avvocato, “l’arbitro ha interrotto la partita. Perché l’arbitro ha fatto riprendere la partita? Non era un semplice infortunio di scarsa importanza”, afferma.
In base a ciò Morelli chiede nel ricorso il sequestro cautelare e probatorio del video della intera partita e che non venga omologato il risultato e, pertanto, che la stessa venga annullata e ripetuta, quantomeno “dal minuto in cui è avvenuto il grave incidente di Bachet”.
Quanto alla gara del 4 giungo successivo, poi, secondo Morelli la squadra sarebbe stata costretta a giocare “senza il suo campione e cannoniere” Bachet, appunto, e la cui assenza sarebbe stata determinante per la mancata vittoria del Cosenza.
Poi una serie di puntualizzazioni vengono fatte su presunti errori arbitrali che avrebbero compromesso, sempre secondo il legale, il possibile successo della formazione deli Lupi.