Sindaco di Reggio: il caso Gatto dopo la fiducia al Governo
«La politica cittadina sembra aver raggiunto uno stadio talmente caotico da disorientare la nostra comunità che, già alle prese con gli attuali e gravi problemi di natura economica, continua a prendere le distanze dalla classe dirigente le cui grida soffocano le domande che giungono dai cittadini». Lo afferma in una nota il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa. «In questa sorta di guerra – aggiunge – di 'tutti contro tuttì di roussoniana memoria, il mio intervento giunge come estremo tentativo teso a riportare la discussione sui binari diversi dallo scontro tra e all’interno delle coalizioni. Vorrei, ancora una volta, chiarire che non mi sono mai discostato dal programma politico che ha consentito al centrodestra di ottenere il consenso per governare l’Ente di palazzo san Giorgio, nè mi sono mai sottratto al confronto e all’impegno politico-amministrativo in favore dei reggini e dei problemi cui, nonostante l’impegno passato e recente, sono costretti a fare i conti. Per questo non mi sento neanche sfiorato dai percorsi fantasiosi tesi a delegittimarmi, convinto come sono di operare nell’interesse dell’Amministrazione comunale e dei cittadini perbene, la stragrande maggioranza, oggi più di ieri, ci guarda con distacco e, non escludo, incomincia a commiserarci». «Da più parti, in modo artificioso, è sollevato – prosegue Raffa – il cosiddetto "caso Gatto", riferito alla presenza in seno all’Esecutivo municipale di Paolo Gatto. L’ex pidiellino, oggi transitato nelle file di Futuro e Libertà, per certe sue estemporaneità, tese forse a depotenziare il percorso politico, va senz'altro redarguito. Il caso si porrà, nelle sedi opportune, solo nel momento in cui Fli non dovesse votare la fiducia al Governo Berlusconi. A quel punto mi atterrò alle indicazioni del Pdl, partito al quale con convinzione e senza tentennamenti appartengo. In questo momento faccio appello, a maggioranza e opposizione, a non banalizzare il mandato ricevuto dagli elettori per impegnarsi, senza se e senza ma, ad affrontare e risolvere i principali problemi che rendono precaria la condizione degli abitanti del più grande Comune calabrese».