“Focus ‘ndrangheta”, i risultati del mese di aprile
Sono state 17.048 le persone controllate, 74 i soggetti deferiti in stato di libertà, 28 gli arresti in flagranza, 27 i sequestri penali, 66 quelli amministrativi, 35 le sanzioni elevate, 13.174 i veicoli controllati, 2.910 le violazioni al Codice della Strada, 2.365 i controlli domiciliari, 543 le perquisizioni sul posto.
È il bilancio delle attività svolte ad aprile nell’ambito del piano nazionale Focus ‘ndrangheta. Anche ad aprile, infatti, sono state sviluppate delle mirate pianificazioni operative, a carattere preventivo e repressivo, che hanno interessato non solo i settori a rischio, appalti, attività economiche e imprenditoriali, edilizia, servizi, tutela ambientale, ma anche altri fenomeni come il contrasto al lavoro nero ed irregolare, le attività di rottamazione e raccolta di ferro e rame, nonché il settore delle occupazioni abusive di alloggi popolari, allacci abusivi alle reti idriche ed elettriche.
Nel mese di aprile particolare attenzione è stata riservata alla vigilanza ed al controllo dei territori considerati a più alta densità criminale con l’obiettivo di riaffermare e consolidare la presenza dello Stato, specie in aree dove la prevaricazione e la violenza delle organizzazioni punta a radicarsi, fagocitando le risorse necessarie allo sviluppo ed alla crescita della società civile.
Il Piano d’azione è stato sviluppato secondo le indicazioni fornite dal Prefetto Michele di Bari in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ed implementato nel Tavolo tecnico interforze istituito presso la Questura, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini, come bene essenziale, e rafforzare la cultura della legalità, contrastando tutti quei comportamenti di illegalità diffusa che minano le basi di una serena convivenza civile.