Villa. Eletto sindaco e subito sospeso: Legge Severino lo stoppa per 18mesi
Un sindaco votatissimo alle comunali di domenica scorsa ma non più in carica appena eletto. E' successo a Villa San Giovanni, dove Giovanni Siclari, esponente di centrodestra di lungo corso, già assessore e vicesindaco negli anni scorsi, è stato infatti sospeso per 18 mesi in base alla legge Severino per una condanna per reati contro la pubblica amministrazione.
Ex vicesindaco dell’amministrazione precedente, Siclari era stato condannato lo scorso 10 novembre per la vicenda “BandaFalò-Boccaccio” che riguardava l’autorizzazione a costruire un lido poi finito sotto sequestro perché in realtà edificato abusivamente.
Nell’occasione il Tribunale di Reggio Calabria ha condannato in primo grado a un anno e 6 mesi di reclusione il sindaco Antonello Messina, e a un anno lo stesso Siclari e altri quattro ex colleghi di Giunta.
In base a quanto previsto dalla legge Severino, lo scorso novembre il sindaco è stato sospeso e poi i consiglieri si sono dimessi, portando alla fine della consiliatura. Nonostante ciò Siclari si è candidato e ha vinto, superando i quattro rivali grazie a 2.470 (ossia il 33,1%) dei 7.447 suffragi espressi dagli elettori villesi.
SICLARI: “TUTTO È STATO FATTO A NORMA DI LEGGE”
h 20:18| “Tutto è stato fatto naturalmente a norma di legge, dalla proclamazione alla nomina del vice sindaco Maria Grazia Richichi con la quale, al momento della notifica della sospensione, abbiamo formalizzato il passaggio di consegne. Il sindaco facente funzioni è già a lavoro con tutta la squadra per rimettere in moto la macchina amministrativa e concretizzare i punti – in particolare le emergenze – del programma elettorale”. Queste le parole del neo sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari.
Più volte, anche rispondendo alle accuse degli avversari durante la campagna elettorale, Siclari ha spiegato il percorso che sarebbe seguito alla sua elezione consapevole di dover attendere il decorrere dei 18 mesi di sospensione per effetto della legge Severino, iniziati il 10 novembre 2016. È stato anche chiarito come manchino pochi mesi al termine dei quali Siclari potrà tornare ad amministrare Villa San Giovanni.
“Sorprende tanto clamore per la sospensione – aggiunge Siclari - considerando che la vicenda è arci nota ed è stata oggetto continuo di chiarimenti durante la campagna elettorale. I cittadini mi hanno scelto consapevoli che sarebbe intervenuta la sospensione per effetto della legge Severino in quanto informati da me e dai candidati stessi durante tutta la campagna elettorale. Non in ultimo, durante il comizio pubblico di chiusura della campagna elettorale dove ho pubblicamente ricordato che in caso di vittoria avrei immediatamente nominato mio vice Maria Grazia Richichi. Dunque, i cittadini hanno votato me – prosegue - e, insieme a me, hanno scelto una squadra competente che è già al lavoro. Il sindaco facente funzioni si occuperà di nominare la giunta. Io resterò presente e attivo tra i cittadini ai quali va il mio più sincero ringraziamento per la fiducia accordatami in attesa di poter tornare ad amministrare. Colgo l’occasione per ringraziare il commissario per il lavoro svolto in questi mesi per il comune di Villa San Giovanni”.
Quanto ai dubbi sollevati sulla legittimità delle procedure messe in atto, Siclari chiarisce, ancora una volta, come tutto sia avvenuto secondo i canoni della legge sia nel momento della candidatura, sia in quello immediatamente successivo alla proclamazione, con la nomina del vice sindaco, avvenuta quando il primo cittadino aveva ancora i pieni poteri conferiti dalla legge. La sospensione, infatti, opera dal momento in cui l’atto viene notificato da parte della Prefettura.
Al fine di dipanare definitivamente qualsiasi dubbio di sorta, Giovanni Siclari convocherà a breve una conferenza stampa nella quale saranno forniti ulteriori dettagli.