Partito dei Verdi. Adesioni in crescita a Reggio Calabria
Nei giorni scorsi il coordinatore provinciale Mimmo Bova, ha provveduto a nominare gli attivisti quali l’urbanista Pino Romeo di Gioia Tauro come responsabile delle politiche ambientali ed urbanistiche e l’avvocato Antonino Crea di Palizzi, responsabile dell’area legale del comprensorio provinciale. Aumentano contestualmente gli attivisti dislocati in diverse aree della Città Metropolitana e che rivolgono particolare attenzione ai numerosi problemi ambientali ed ecologici che ancora oggi giacciono irrisolti sul territorio.
Le spaventose cifre che in questi giorni certificano in maniera inesorabile, la disoccupazione giovanile in provincia attestandola al 54,1 % , rendono pressante per i Verdi, l’obbligo di elaborare proposte che siano in grado di creare durevoli e futuri sviluppi nel campo lavorativo, partendo dal riutilizzo di scarti urbani e valorizzando le innumerevoli risorse di cui la nostra terra è provvista.
“Non è un caso – proclamano i Verdi - che la maggior parte degli iscritti alla federazione provinciale, siano giovani di età inferiore ai 24 anni. È di recente attualità lo svolgimento delle campagne elettorali per il rinnovo dei consigli in molti Comuni della nostra provincia e noi, come sicuramente molti, abbiamo letto e studiato con attenzione programmi e dichiarazioni dei tanti candidati a sindaco, in tutti vi è stato un riferimento a problemi ambientali, in alcuni in maniera velata, in altri addirittura quale perno centrale del programma”.
“Noi Verdi – conclude Bova - ci auguriamo che, come spesso accade, questo non costituisca una moda e invitiamo dunque gli eletti ad essere conseguenziali con quanto promesso in tema di ambiente e, tramite i nostri attivisti sul territorio, eserciteremo una costante azione di sprone e di verifica perché innumerevoli sono i temi sui quali i cittadini hanno il diritto di confrontarsi e decidere in prima persona, come nel caso di depurazione, termovalorizzatori , rifiuti , dissesto idrogeologico, sistemazione di aree geografiche abbandonate come nel caso di Saline Joniche e soprattutto dei progetti futuri , come il paventato concentramento dei traffici gommati merci per e dalla Sicilia, in aree densamente popolate come Reggio Calabria”.