Centro Inail Lamezia, Panedigrano: un bailamme di notizie, ci vuole chiarezza!
“I Direttori Generali dell’INAIL e dell’ASP di Catanzaro possono tirare un respiro di sollievo e prendersi una pausa di relax dopo la trasferta romana. Non c’è più fretta. Le elezioni politiche si sono allontanate e l’on. Galati non ha più l’ansia di far loro annunciare che l’apertura del cosiddetto Centro Protesi INAIL è imminente”.
A sostenerlo è l’avvocato Nicolino Panedigrano, delegato dell’associazione consumatori Adusbef oltre che attivista politico di sinistra, e per il quale il problema il problema della riapertura del Centro lametino sarebbe ormai da spostare “a ridosso della tornata elettorale della primavera 2018 e solo allora – afferma - saranno di nuovo costretti a ripetere che l’apertura è prossima (ma rigorosamente spostata a dopo le elezioni) e che prossime sono tante succose assunzioni in questa loro araba fenice che compare all’orizzonte sempre e solo con l’approssimarsi delle elezioni”.
Per Panedigrano, poi, nel frattempo e “magari anche per ribadire a tutti i lametini e i calabresi che nessuno dei due intendeva condiscendere interessi elettorali di qualche cacicco di turno – sostiene -, potrebbero spiegare che cosa sarà effettivamente questo fantomatico Centro, se e quando lo apriranno (magari senza più inaugurazioni, visto che in questi venti anni ve ne sono state almeno un decina, mentre loro ancor oggi parlano di struttura in corso completamento)”.
“Sarebbe infatti interessante sapere - aggiunge - se esso sarà un centro sanitario di eccellenze riabilitative cioè solo di riabilitazione intensiva come lo ha definito l’on. Galati, nel pomposo, quanto inutile e strombazzato, incontro presso la Commissione parlamentare di cui è Vicepresidente, oppure se sarà un centro diagnostico polispecialistico (CDPR) o polo diagnostico, come lo ha chiamato in quella stessa onorevole sede il direttore generale Inail, Giuseppe Lucibello, oppure ancora e di nuovo un Centro di riabilitazione intensiva come lo ha classificato il direttore generale dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri”.
Panedigrano crede “che di fronte a questo bailamme di denominazioni fuorvianti i cittadini abbiano il diritto di sapere con certezza se l’INAIL appronterà, attrezzerà e metterà in funzione (e quando) l’officina per produrre e installare le protesi, ovvero se resta in piedi o no la funzione primaria dell’INAIL prevista da vent’anni a questa parte. Altrimenti li invitiamo pubblicamente a prendersi tutto il tempo che vogliono (anche se, per quel che finora s’è visto, non hanno certo bisogno dei nostri inviti) per mettere a punto quelle loro fatiche di Ercole di un “fitto intreccio di lavoro tra gruppi aziendali dell’Asp di Catanzaro e dell’Inail” per definire protocolli condivisi di gestione degli spazi comuni della struttura e per avviare tutte le procedure per ottenere autorizzazioni e accreditamenti necessari ad aprire il Centro, di cui ha parlato il dr. Perri.”
“Se infatti – aggiunge - dopo vent’anni si è deciso di risolvere l’imbroglio aprendo o trasferendo nell’area dell’ex SIR un reparto di riabilitazione posto a venti chilometri e a mezz’ora di distanza dall’Ospedale di Lamezia, i loro ulteriori ritardi saranno benedetti da tutti i cittadini e da tutti i pazienti, perché, vivaddio – conclude Panedigrano - nessuno sente il bisogno che per favorire l’ennesima campagna elettorale di qualcuno si continui a spogliare il nostro glorioso ospedale di reparti, strutture e servizi, dando una ulteriore spinta al progetto catanzarese di farcelo chiudere”.