Non vanno a scuola e perdono l’anno, denunciati una ventina di genitori
Ventiquattro genitori di altrettanti minorenni sono stati denunciati per non aver garantito ai figli la frequenza della scuola dell’obbligo, comportandone così l’abbandono delle lezioni e la conseguente perdita dell’anno scolastico.
È avvenuto nel catanzarese dove i carabinieri del comando provinciale da tempo stanno eseguendo die controlli proprio per arginare il fenomeno dell’assenteismo scolastico, paradossalmente diffuso oltre che piuttosto delicato per i suoi risvolti sociali.
In particolare, le verifiche hanno interessato tutta la provincia e la maggior parte dei casi sono stati riscontrati nei comuni di Lamezia Terme e del capoluogo. Qui i militari, in collaborazione con i responsabili degli istituti scolastici del hanno raccolto notizie ed elementi utili che hanno poi portato al deferimento dei 24 genitori.
Lo scopo, spiegano dall’Arma, è quello di evitare “che i minori perdano una fondamentale opportunità di crescita e sviluppo che possa loro garantire, quali future generazioni, un positivo e produttivo inserimento nel tessuto sociale, allontanandoli dalle tentazioni della strada e dalle insidie della criminalità”.
L’iniziativa rientra, tra l’altro, in un quadro più ampio fissato dal protocollo di intesa denominato “Contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura della legalità” che il Comando Generale ha concordato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e finalizzato a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività a favore degli studenti.
Nel corso dell’anno scolastico i Carabinieri delle Stazioni insieme ai colleghi Forestali hanno tra l’altro proposto presso gli istituti della provincia incontri con gli studenti su tematiche di attualità come il rispetto dell’ambiente, i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, l’uso di droghe e sostanze alcoliche, la cultura della legalità, il rispetto delle norme sulla circolazione stradale.