Consorzio Vini Dop Cosenza: no al Ceta, danneggia i nostri prodotti

Cosenza Attualità

Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione dei Vini Dop Terre di Cosenza, dice “no” alla ratifica da parte del Parlamento Italiano del trattato Ceta tra Canada e Unione Europea definendolo “sbagliato e pericoloso” per la Calabria poiché consente imitazioni del nostro prestigioso prodotto che potrà essere realizzato in Canada” premettendo così al paese nordamericano di produrre e vendere ai consumatori di tutto il mondo.

“Un caso eclatante di sfruttamento delle denominazioni per prodotti che - sostiene il Presidente del Consorzio Demetrio Stancato - nulla hanno a che fare con quelli originali. Condividiamo fino in fondo la battaglia sacrosanta di Coldiretti condivisa da una significativa alleanza con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food, Federconsumatori e Fair Watch) e di altre che si battono affinché venga fermata la presunzione canadese di chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi. Questo è inaccettabile perché si tratta di una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori”.

“Nella nostra Regione – aggiunge – stiamo compiendo con il Consorzio di Tutela uno sforzo formidabile nella valorizzazione e distintività del prodotto con investimenti significativi e non possiamo permettere che il settore agroalimentare diventa merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale e della sicurezza”.

“Da una prima stima – aggiunge Stancato - possiamo presumere che ci sarà una contrazione di numero di imprese, di prodotto, di occupazione e di valore dell’export. Ricordiamo che siamo l’ottava Regione per numero di prodotti tutelati e nessun prodotto calabrese riceverà protezione nel Canada. Infatti nell’elenco, dove figurano solo 41 nomi, non troviamo nessuna denominazione nostrana e la conseguenza è che non saremo protetti dalla contraffazione e a tavola si avranno prodotti di bassissima qualità".