Coldiretti, Molinaro: “Chiarezza sul consorzio di bonifica di Scalea”
“La vigilanza del dipartimento regionale agricoltura sui consorzi di bonifica è ad intermittenza, rigida con le amministrazioni elette dai consorziati e morbida o disattenta con quelle dei commissari nominati dalla regione. In realtà non dovrebbe essere così, visto che entrambe le modalità di governance devono avere come unici riferimenti la legge e lo statuto consortile”.
È quanto afferma Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, riferendosi a quanto sta accadendo nel Consorzio di Bonifica Tirreno Cosentino (già Valle Lao) con sede a Scalea, dove tra l’altro non vengono assicurati i servizi agli agricoltori. Proprio per il ripristino della fornitura idrica ad uso irriguo nel comprensorio, (Scalea-Santa Maria del Cedro e comuni limitrofi) con gravissime conseguenze alle coltivazioni, è stata inoltrata una lettera al prefetto di Cosenza, al presidente Oliverio, al dirigente del dipartimento, al comando compagnia carabinieri di Scalea ed allo stesso commissario del consorzio.
“Questo - continua Molinaro - è l’ennesima dimostrazione di una mancata programmazione che normalmente avviene nelle amministrazioni dove i consorziati sono amministratori e, nonostante tanti problemi, danno prova di buon governo del territorio con un impegno quotidiano. La situazione incresciosa dell’ex Valle Lao ci porta a porre alcune domande alla regione che riteniamo legittime. Perché non sono stati approvati i bilanci preventivi e consuntivi? Perché ancora, dopo un anno e mezzo di gestione commissariale, nonostante la legge regionale dica in modo netto che il commissariamento può essere confermato per una sola volta e per sei mesi, non è stato fatto alcun atto per l’elezione degli organi consortili? Perché non è stata costituita la consulta nonostante questa sia prevista dalla legge”?
“Crediamo – conclude – che sia venuto il momento di fare chiarezza. Coldiretti lo deve agli agricoltori che hanno bisogno di un consorzio di bonifica che funzioni”.