Cerimonia inaugurale del Campus Afam, presente anche Viscomi
Il Vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi, ha partecipato sabato mattina alla cerimonia inaugurale della decima edizione del Campus Afam organizzato dall’Istituto Superiore di Studi Musicali "P.I. Tchaikovsky" ed ospitato nell’ex Convento dei Padri Cappuccini a Nocera Terinese.
Il Campus, pensato come un percorso di studio intensivo durante il periodo estivo, registra la partecipazione di 150 studenti provenienti dall’Italia, dal Brasile, dal Cile, dalla Russia e dalla Cina.
“Sono particolarmente soddisfatto di essere stato a Nocera Terinese per l’inizio ufficiale di un percorso, che - ha affermato nell’occasione Viscomi - sarà stimolante tanto per i docenti quanto per gli studenti, ospitato in un luogo straordinariamente suggestivo. Ho scoperto stamane l’ex Convento dei Padri Cappuccini, un monumento recuperato grazie ad un contributo regionale concesso nell’ambito dei Pisl e la cui bellezza riguarda certo la posizione e le caratteristiche architettoniche ma anche e soprattutto le potenzialità che offre per consentire a Nocera Terinese, ed a questo territorio, di ridiventare polo centrale di un distretto culturale che forse in passato c’era e che va riscoperto.”
“Ho ascoltato e condiviso - ha aggiunto – le considerazioni del Sindaco Fernanda Gigliotti che, opportunamente, si preoccupa non solo di completare il percorso di restauro ma anche di predisporre un efficace piano di gestione del monumento. Recuperare è importante ma garantire la sostenibilità e produttività dei beni culturali lo è altrettanto. Sotto questo profilo - ha rilevato ancora - la presenza dell’Istituto "P. I. Tchaikovsky ", diretto dal giovanissimo maestro Filippo Arlia, che qui ha scelto di organizzare la decima edizione del Campus è senz’altro un’incoraggiante prospettiva.”
“C’è una frase - ha riferito il Vicepresidente della Regione- che mi pare adeguata a descrivere questo impegno e l'intera settimana del Campus: “l’uomo è ciò che contempla”. Penso infatti che in questa regione si debba iniziare ad osservare ed apprezzare le cose belle, a dare una narrazione positiva di noi stessi, come positiva è l’esperienza dell’Istituto Tchaikovsky. Se, per stare al tema, ascoltiamo sempre le cose negative, il rumore prevarrà sull'armonia, il contrasto avrà la meglio sull' ‘accordo’ e prima o poi ci abitueremo alla cacofonia della quotidianità. Ciò che dobbiamo fare è abituarci alla bellezza, interiorizzarla, farla diventare criterio di impegno sociale e politico; magnifiche, ad esempio, sono le mura di questo ex Convento che raccontano il passato, che hanno ascoltato tante storie e che ora ascolteranno la musica classica eseguita da decine di studenti calabresi e non.”