Coldiretti, Molinaro: “bando Psr 2014-2020 penalizza gli allevatori”
Coldiretti continua la sua opera persuasiva nei confronti della regione Calabria, per quanto riguarda la penalizzazione che deriva dalla misura 8 del bando Psr 2014-2020 sugli “Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste”.
In questi ultimi giorni, diversi titolari di superfici forestali in particolare gli enti pubblici, stanno chiedendo ai Caa di caricare nei propri fascicoli aziendali migliaia di particelle (di cui ne hanno il possesso ma non la disponibilità in termini di conduzione), per predisporre la domanda di investimenti relativi alla misura. La Coldiretti chiede di chiarire con urgenza, che gli imboschimenti ed altre opere correlate, devono riguardare esclusivamente “aree non agricole ed incolte”da almeno 5 anni.
Si precisa che, per ordinaria lavorazione agricola, secondo quanto disciplinato dai decreti ministeriali di attuazione della Pac e Psr a cui attenersi, è compresa qualsiasi pratica che rende i terreni idonei al pascolamento degli animali. Pertanto, i terreni pascolati e pascolabili, non devono essere coinvolti, a prescindere se sono soggetti ai piani di gestione forestali.
Molinaro facendo riferimento alle incongruenze dimostrate dalla regione sostiene che “la stessa, ha tutte le possibilità per intervenire chiarendo ai potenziali beneficiari le superfici ammissibili e gli elementi essenziali necessari per la presentazione della domanda nell'interesse della valorizzazione esclusiva dell’importante patrimonio boschivo calabrese non pascolabile colpito in questi giorni anche dagli incendi”.