Uil Cosenza. Calabria al collasso, e bacchetta il governatore: “impassibile”
Una relazione al fulmicotone quella tenuta dal Segretario Generale della UIL cosentina, Roberto Castagna, nella riunione del Consiglio Generale, che ha accusato il Presidente Oliverio “di scarsa attenzione sui problemi che affliggono la Calabria e, in modo particolare, il territorio cosentino".
"La situazione calabrese – ha detto Castagna - è al limite del collasso. I dati Istat ci collocano all’ultimo posto. La disoccupazione è più del doppio di quella nazionale e il precariato ha raggiunto soglie incontrollabili. Più di 20.000 fruitori di ammortizzatori sociali in deroga sono fuori da ogni protezione e le prospettive di lavoro per giovani e meno giovani sono diventate un sogno irrealizzabile”.
Secondo il segretario Uil provinciale gran parte del malessere sarebbe concentrato nel territorio cosentino: “sfiducia, rabbia e disagio – ha detto - si concentrano sempre di più in tutti gli strati sociali. Un bisogno di cambiamento diffuso fa i conti con una reazione conservatrice sia da parte istituzionale che politica e blocca ogni istanza innovativa. Le politiche su sanità, industria e artigianato, infrastrutture, trasporti, ambiente, settore forestale sono completamente fallimentari.
Anche il risultato positivo degli LSU e Lpu, in buona parte concentrati nel cosentino, rischia di vanificarsi se non ci sarà un atteggiamento virtuoso da parte dei Ministeri competenti, sul versante dei Decreti Attuativi e da parte delle autorità regionali e locali sul piano delle stabilizzazioni da realizzare”.
Sul versante, poi, della legalità, “la corruzione e l’arroganza di ‘Ndrangheta, imprenditoria e settori della politica corrotta – ha chiosato Castagna - rischiano di bloccare ogni tentativo di uscire dalla morsa della disoccupazione e della povertà dilagante che, a Cosenza e nel territorio provinciale, ha raggiunto cifre da capogiro. Ciò che viene alla luce, dagli interventi della DdA calabrese, è un quadro drammatico di loschi affari, gare truccate, di imprenditori in manette, di funzionari pubblici agli arresti domiciliari per peculato, di assessori arrestati e consiglieri indagati. Fuori, un ambiente devastato e un mare sporco fanno da cornice a diversi territori che vivono di turismo di qualità”.
Per il segretario generale della Sigla “tutto questo avviene sotto l’impassibile atteggiamento di un Presidente della Regione bocciato non solo dai calabresi ma anche dal Governo nazionale sul versante della sanità. Una situazione intollerabile che richiede uno sforzo di unità e una grande alleanza delle forze sociali in campo per rimuovere tale stato di cose ed evitare la morte civile ed economica del territorio”.
A conclusione dei lavori, Castagna, pur ribadendo la necessità di recuperare l’azione unitaria, non ha escluso l’avvio di un percorso della UIL, nei posti di lavoro e in assemblee pubbliche, per avviare una campagna di denunce e di protesta, e informare i cittadini delle questioni di merito che il Sindacato intende rilanciare per promuovere proposte ed azioni di sviluppo sul territorio.