Lamezia, sigilli a beni di presunto affiliato: sequestrati 2 milioni di euro

Catanzaro Cronaca
La perquisizione delle Fiamme gialle

Ammonta a due milioni di euro il valore dei beni sequestrati alla ‘ndrangheta tra Calabria e Piemonte.

La Guardia di finanza di Lamezia Terme, che ha eseguito il provvedimento su indicazione della Dda, ha apposto i sigilli a beni immobili e mobili, aziende e disponibilità finanziarie: patrimoni riconducibili ad un presunto esponente di spicco della criminalità organizzata ed ai suoi prestanome.

Secondo gli inquirenti l’uomo, Giorgio Galiano, 63 anni, da circa un ventennio sarebbe stato tra le fila delle cosche locali facendo parte del clan Torcasio fino al 2004, anno in cui, in seguito ad un tentativo di assassinarlo da parte della stessa consorteria, sarebbe passato ai Giampà di Lamezia.

Le indagini avrebbero consentito di fare luce sulla presunta pericolosità dell’indagato, considerato dedito ad attività criminali che gli avrebbero permesso per anni di vivere agiatamente. Per questo motivo è stata richiesta e ottenuta a suo carico anche l’applicazione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, di cinque anni.

Gli accertamenti patrimoniali e reddituali, condivisi dalla Procura della Repubblica, avrebbero infatti dimostrato che i beni sarebbero stati di valore del tutto sproporzionato e ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati e al tenore di vita mantenuto.

Il sequestro ha così riguardato cinque appartamenti di pregio, di cui uno in Piemonte e gli altri in Calabria; tre fabbricati adibiti ad opifici industriali e artigianali, di cui uno sempre al Nord e i rimanenti nella nostra regione; quattro grossi appezzamenti di terreno edificabili ed agricoli, con annessi fabbricati, nel lametino; sette magazzini situati tra Calabria e Piemonte; cinque imprese avviate, fra cui tre società di capitali operanti in varie aree d’Italia soprattutto, fra l’altro, nel settore degli alimentari; quattro polizze vita, cassette di sicurezza e disponibilità finanziarie presso vari istituti di credito: il tutto per un valore complessivo stimato di circa due milioni di euro.