San Giovanni in Fiore, inaugurato il nuovo Palazzo Municipale

Cosenza Attualità

Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha inaugurato ieri sera a San Giovanni in Fiore, nella sua città, insieme al sindaco Pino Belcastro e ai suoi concittadini, il nuovo Palazzo municipale. La moderna struttura, che sarà aperta al pubblico da lunedì prossimo, è costata complessivamente quasi cinque milioni di euro, sei anni di lavoro ed è stata finanziata interamente dalla Regione.

“Oggi - ha detto Oliverio nel corso del suo breve intervento di saluto, subito dopo la benedizione dell’arcivescovo di Cosenza, mons. Francesco Nolè, avvenuta alla presenza dei parroci della città, di amministratori locali, autorità politiche e civili e dei rappresentanti delle forze dell’ordine - è un bellissima giornata perché finalmente, dopo un lungo periodo di attesa, la casa comunale viene riconsegnata alla città e ai cittadini”.

Dopo aver ringraziato il sindaco dell’epoca, Antonio Nicoletti, che presentò il progetto, l’allora assessore regionale ai lavori pubblici, Luigi Incarnato, che lo finanziò e l’attuale sindaco Belcastro per averlo portato a termine con grande determinazione, il presidente della Giunta ha sottolineato il valore simbolico che la casa municipale riveste per l’intera comunità.

“Questo municipio - ha detto - è stato non solo la sede naturale della vita democratica della nostra comunità, ma il punto di riferimento di mille battaglie per il lavoro e per il riscatto delle nostre popolazioni. Una struttura che ha portato su di sé anche i segni fisici della durezza della lotta. Ora ritorna ai cittadini più bella e più moderna che mai, dopo un restyling accurato e adeguato ai tempi”.

“A noi – ha aggiunto - spetta il compito di preservarla e rispettarla, perché una sede dignitosa e curata rappresenta anche la forza e l’autorevolezza di una città e la rende anche più accogliente e dignitosa agli occhi di coloro che vengono a visitarla. Con l’inaugurazione di questa struttura dobbiamo aprire un’altra pagina della nostra storia cittadina, che è quella dell’affermazione di un civismo democratico che è, in primo luogo, rispetto delle sedi istituzionali e del bene comune. Sono sicuro che questo investimento aiuterà anche alla crescita della nostra città, riproiettandola e ricollocandola in una visione nuova e avanzata”.