Magno. Referendum sul regionalismo differenziato, rilancio per il Mezzogiorno

Calabria Attualità

“Il referendun sul regionalismo differenziato rappresenta un’occasione di rilancio per il Mezzogiorno”.

È quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno che osserva:

“la proposta di Forza Italia, presentata martedì alla Camera dei Deputati, che ha visto la partecipazione attiva della coordinatrice regionale, onorevole Jole Santelli, del vice coordinatore, onorevole Roberto Occhiuto e della massima rappresentanza parlamentare del partito, mira a eliminare o a ridurre sensibilmente il divario esistente tra Nord e Sud del Paese. Un gap ancora oggi evidente, cresciuto a dismisura a causa di politiche del governo di centrosinistra più attente alla propaganda e all'acquisizione del consenso che ad attivare concrete prospettive di sviluppo”.

“Che sia proprio la Calabria – aggiunge l’onorevole Magno – ad introdurre consultazioni referendarie che si svolgeranno anche nelle altre regioni meridionali è motivo di orgoglio e di soddisfazione. Il coordinamento di Forza Italia in Calabria ha dimostrato ancora una volta di voler anteporre le idee e l’impegno fattivo per il territorio alle sterili polemiche e alle risse che interessano altre formazioni politiche”.

Prosegue il consigliere regionale: “reputo di fondamentale importanza, come previsto dai questi referendari, che lo Stato italiano, in base al principio di sussidiarietà e uguaglianza dei cittadini, garantisca quei servizi che la regione Calabria non riesce a fornire alla popolazione, così come è opportuno che le regioni del Mezzogiorno siano messe nella condizione di stipulare tutte quelle intese necessarie, ai sensi dell’articolo 117, comma 8, della Costituzione, per l’esercizio unitario delle funzioni di propria competenza”.

“È opportuno – conclude Magno – che il Mezzogiorno e la Calabria siano messe nelle condizioni di esprimere le loro innumerevoli potenzialità. Uno Stato più efficiente e presente al Sud determinerà un Paese, più forte, più ricco e maggiormente produttivo”.