Autonomia Differenziata: Occhiuto: “non è una bandierina, venga migliorata senza ultimatum”
“In questo momento non c’è la serenità necessaria per discutere questa riforma. Hanno dato una brusca accelerazione alla legge. Così gli italiani la vivono come fortemente divisiva”.
È quanto afferma il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un’intervista al Corriere della Sera in edicola stamani ed in cui vice segretario nazionale di Forza Italia interviene, non senza un certo piglio polemico, sull’Autonomia differenziata, riforma-bandiera della Lega di Matteo Salvini.
Alla domanda del giornalista che gli chiede se questa legge penalizzerà le regioni del Sud, Occhiuto è perentorio: “Se generasse questa disparità non sarebbe una buona legge. Il testo licenziato dal Senato è un buon testo, ma deve essere migliorato”.
Poi una battuta su quanto affermato da Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, che ha detto che la questione dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, è fondamentale.
Su questo punto il governatore della Calabria ha sostenuto di pensarla esattamente come lui: “secondo Tajani è fondamentale anche che la legge sostenga le regioni del Sud” ma “bisogna rivedere la questione che riguarda proprio le materie dove non sono previsti i Lep. È un aspetto che in Calabria in Consiglio regionale è stato sollevato da tutti, anche dalla Lega”.
“Il testo - prosegue Occhiuto - dice che per le materie dove sono previsti i Lep, prima di fare un’intesa, è necessario definirli e finanziarli, ma i soldi ancora non ci sono”.
“Così invece non è per le materie dove i Lep non ci sono?” insiste il giornalista Alessandro Arachi. Lapitaria la risposta del presidente: “No, ed è questo il problema. Perché un istante dopo l’intesa, alcune regioni potrebbero chiedere di stipulare intese per essere autonome su alcune materie. Il commercio estero, ad esempio. Cosa succederebbe per gli agricoltori di Campania e Calabria che esportano le loro merci? All’estero potrebbero scoprire che il Paese è diviso a metà”.
Per il governatore della Calabria propedeutica all’intesa “ci deve essere una valutazione sull’impatto dell’intesa stessa. Penso che sia necessario. L’Autonomia a cui penso io è una legge che dà la possibilità alle regioni di fare di più senza che questo leda i diritti dei cittadini di altre regioni”.
“Lei con il suo partito nel Sud può parlare con voce piuttosto autorevole grazie al risultato delle elezioni”, insiste poi la firma del Corsera: “In Calabria sì - replica Occhiuto - abbiamo avuto il 18% e siamo stati il secondo partito a due punti di distacco da Fratelli d’Italia. Nel resto del Sud non è andata così bene. Colpa dell’Autonomia differenziata”.
Autonomia che però non è ancora legge, gli si fa notare ed a cui il presidente risponde diretto: “La colpa è nostra. Abbiamo lasciato al Pd questo tema. Al Sud è stato il loro unico argomento di contestazione”.
Legge che, sottolinea ancora Occhiuto, “Deve essere discussa. Non voglio mettere in dubbio gli impegni presi con il governo sulle tre riforme. Ma non devono essere bandierine delle singole forze politiche. Sulla riforma della Giustizia, che è quella a cui Forza Italia tiene di più, non abbiamo posto nessun ultimatum. Sarebbe opportuno che questo succedesse anche per altre riforme”, conclude il governatore della Calabria.