‘Ndrangheta: sequestrati beni a boss Antonio Abbruzzese
La Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha eseguito un sequestro beni nei confronti di Antonio Abbruzzese, 40 anni, pluripregiudicato per reati di natura associativo-mafiosa, attualmente detenuto e sorvegliato speciale. Il sequestro interessa alcune società, beni mobili e immobili, tra cui una cava, e libretti postali. Abbruzzese è ritenuto organico al clan degli "zingari" del cassanese attivo a Cassano allo Ionio ed a Cosenza, con esercizio nel settore estorsivo, degli stupefacenti ed armi e, peraltro, coinvolto - a cavallo fra il 1999 ed il 2003- nella sanguinosa guerra di mafia che vide contrapporsi esponenti del clan Portoraro-Faillace-Forastefano agli Abbruzzese.
Il sequestro - interessa alcune Società s.a.s., nonché beni mobili registrati, libretti postali ordinari, libretti nominativi ordinari e beni immobili accatastati – fra cui una cava – di cui, ad esito complesse indagini sviluppate dagli investigatori della Squadra Mobile, nonché mirati accertamenti del locale Comando Provinciale Guardia di Finanza se ne dimostrava la disponibilità in capo ad Antonio Abbruzzese, tratto in arresto lo scorso 16.7.09. Il provvedimento di sequestro conclude un “combinato operativo” che ha, inizialmente, permesso l’arresto da parte di personale della Squadra Mobile di 8 indagati - responsabili di gestire una delle “piazze” storiche di spaccio controllata da appartenenti al nucleo familiare degli Abbruzzese -, e di acquisire, poi, significativi elementi investigativi in ordine alla gestione di fatto da parte del destinatario l’odierno provvedimento d’un noto “Disco club” sito a Rende (CS). Le risultanze investigative, pur non attinenti l’ipotesi di reato contestata penalmente di detenzione ai fini di spaccio, hanno permesso di orientare da parte della Procura di Cosenza ulteriori approfondimenti effettuati dai Militari del Comando Guardia di Finanza di Cosenza e dalla Squadra Mobile della Questura di Cosenza che hanno consentito l’individuazione di quote societarie, beni immobili e mobili registrati - intestati a familiari o prestanome- ed attribuibili alla sua disponibilità. I terreni sequestrati sono 13 e sono tutti localizzati in aree del Comune di Rose. Sequestrati alcuni veicoli localizzati anche in località Cassano allo Jonio. Del sequestro i Reparti impegnati hanno provveduto alle formali incombenze presso gli Enti di diretta competenza, nonché alla notifica – mediante collaborazione Squadra Mobile della Questura di Milano - all’Amministratore nominato dal Tribunale di Cosenza con studio in Milano.
I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle ore 12 alla Questura di Cosenza.