Gratteri a Scilla, dibattito sul suo ultimo libro “L’inganno della Mafia”
Grande attesa a Scilla per l'arrivo del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che il 10 agosto alle 21e30, chiuderà gli appuntamenti agostani di “Startalk” in piazza San Rocco. Dopo l'ottima riuscita della serata con il giornalista Antonio Padellaro che, incalzato dai giornalisti Paola Bottero e Alessandro Russo, ha offerto ad un pubblico attento e numeroso molti spunti di riflessione, la rassegna ideata ed organizzata dall'associazione culturale “Incroci” porta sotto le stelle che sovrastano il Castello Ruffo il magistrato più amato e seguito a livello nazionale.
La formula del talk prevede un approccio con l'ultimo libro scritto da Gratteri con Antonio Nicaso, "L'inganno della mafia", per spaziare poi nei temi cari al magistrato e alle tante persone che riconoscono in lui un punto di riferimento importante, capace di andare oltre il lavoro interno alla Procura.
Nicola Gratteri dimostra con i fatti, oltre che con le parole, il grande amore nei confronti della Calabria, che "può essere liberata definitivamente dal giogo della 'ndrangheta e delle aree grigie che permettono alla criminalità organizzata di consolidarsi e continuare a crescere. Ma dobbiamo farlo tutti insieme" ripete sempre il magistrato, "togliendo ai pochi la forza e il potere che permette loro di controllare un territorio sempre più vasto".
Una chiamata a decidere "da che parte stare", quella di Gratteri. Un'esortazione continua a non arrendersi, iniziando a fare rete davvero, non solo a parole, lavorando insieme, ciascuno per il proprio ruolo, per evitare di cadere ancora nel gioco della rassegnazione. Per il Procuratore la cultura - e la sua mancanza, sempre più tangibile - ha un ruolo fondamentale nel cambiare le sorti di un intero Paese: il suo girare per il territorio calabrese ha lo scopo principale di parlare alle nuove generazioni, di far comprendere che la competizione si basa sullo studio, passando per la memoria e per i valori che sempre più spesso sembrano essersi persi per strada.