‘Ndrangheta: presentati a Locri volumi scritti da studenti
I due volumi "A Mani Libere", scritti dai ragazzi delle scuole calabresi, a cura di Maria Ficara, ripubblicati dalla casa editrice Aracne (Roma) sono stati presentati stamattina nella sede della Casa della Cultura di Locri (Provincia di Reggio Calabria). Il ricavato della vendita garantirà delle borse di studio per i giovani calabresi. I due volumi, completamente rivisitati rispetto alla prima edizione, sono stati arricchiti di nuovi materiali fotografici e documenti mai pubblicati. Davanti a centinaia di ragazzi delle scuole della Locride, Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della DDA di Reggio Calabria, ha ribadito che: "E' necessario riconoscere che il modello culturale della ndrangheta e' un modello perdente. Questo e' il messaggio che deve arrivare alle nuove generazioni, perché si possa sperare e avviare un vero cambiamento sociale e culturale". Fra gli interventi anche quello di Attilio Tucci, assessore provinciale alle Politiche sociali e giovanili della Provincia di Reggio Calabria. "Andremo avanti - dice Tucci - insieme al Provveditorato agli studi per garantire le borse di studio che abbiamo annunciato. Questo progetto sottolinea, infatti, come sia importante la continuità nelle azioni di contrasto alla ndrangheta". Il progetto editoriale "A mani Libere", si propone di tracciare linee culturali di lotta alla mentalità mafiosa e quindi alla realtà omissiva e sopraffattiva dell'organizzazione criminale calabrese. La scrittura e' articolata attraverso racconti e vignette umoristiche sulla ndrangheta, e attraverso la realizzazione di inchieste giornalistiche istituzionali con interventi delle autorità competenti. Le raccolte di storie, vignette, interviste sono una delle semplici, ma eloquenti attività del Museo della n'drangheta e per questo rappresentano con immediatezza l'essenza del museo stesso.