Sambiase. Fra teatro e poesia prosegue il gemellaggio tra Toscana e Calabria
Le due serate organizzate dall’associazione San Nicola di Pino Morabito, nel centro storico di Sambiase, hanno ulteriormente suggellato il gemellaggio tra la città di Lamezia e la cittadina toscana di Chiusi, avviato già da qualche anno.
La prima serata in piazza Santa Sofia col teatro in poesia della rappresentazione dell’opera di Salvatore De Biase dal titolo “Ma tutti simu, fighij di Cainu?” ha incontrato il favore del pubblico che, ancora una volta, ha mostrato di gradire le rappresentazioni che valorizzano il vernacolo e la nostra cultura popolare.
Fra gli spettatori anche la nutrita delegazione di Chiusi, guidata dal sindaco Juri Bettollini.
A rappresentare la nota cittadina toscana anche la “Filarmonica” diretta dal maestro Roberto Fabietti che, nella seconda serata, si è esibita sul sagrato della Chiesa Matrice riscuotendo grande successo di pubblico e di critica.
A cementare il ‘ponte ideale’ tra la Calabria e la Toscana, anche la rassegna “Ragazzi in gamba” che col suo presidente nazionale Marco Fè, è stata ampiamente attenzionata in diversi momenti della due giorni organizzata dall'associazione San Nicola.
La delegazione toscana ha potuto degustare inoltre, la cucina tipica del nostro territorio in un noto locale delle colline di Sambiase ed ha anche visitato alcune aziende del luogo.
Durante il concerto sul sagrato della Matrice è stata consegnata una borsa di studio all'istituto comprensivo “Nicotera-Costabile” in memoria della docente lametina Teresa Mastroianni, prematuramente scomparsa nel giugno scorso.
La borsa di studio è stata donata da Leone Betti, cittadino chiusino nonché docente di matematica, il quale ha voluto devolvere questa somma di denaro in ricordo della figlia Silvia, rimasta vittima di un incidente stradale due anni fa.