Al Teatro Comunale di Catanzaro il live di Claudio Paris, in arte Lemò
Dal 12 aprile scorso è in rotazione radiofonica “Les mots”, il quarto singolo di un cantautore molto particolare, come particolare è anche il titolo dell’intero album: “Chi l’avrebbe mai detto?” Di mestiere fa il magistrato, la passione per la musica l’ha coltivata fin da ragazzo, catturato dalle parole e delle armonie di cantautori come Gianmaria Testa. Lui si chiama Claudio Paris, tarantino di nascita e, oggi, per motivi di lavoro, bolognese di residenza.
Ha scelto come nome d’arte Lemò, che riporta alla pronuncia francese di Les Mots, le parole “Les mots” è una canzone che parla di due anime che si sfiorano, senza mai parlarsi, trovando un canale comunicativo nella loro comune insicurezza. Lei però ben presto va via, trascinata da un futuro che sente migliore. E c’è appena il tempo di un abbraccio sincero per augurarsi buona fortuna, dentro l’abbraccio ancora più grande di Bologna e dei suoi colori.
Sabato 20 aprile alle 21.30, Lemò sarà al Teatro Comunale nel centro del centro storico di Catanzaro, diretto da Francesco Passafaro. “Chi l’avrebbe mai detto!” è un album che contiene undici brani nati dall’ascolto, sin da bambino, del miglior cantautorato italiano (Dalla, De André, De Gregori e, più di recente, Capossella e Testa).
Registrato tra la Puglia e Roma, il disco vede la partecipazione di musicisti d‘eccezione come Martino De Cesare (Concato, Eugenio Bennato) e Giancarlo Bianchetti (Vinicio Capossela, Gianmaria Testa) alle chitarre, Vincenzo Abbracciante alla fisarmonica (Lucio Dalla, Richard Galliano), Gabriele Mirabassi al clarinetto (Mina, Ivano Fossati), Ferruccio Spinetti (contrabbassista degli Avion Travel e di Musica Nuda), Giovanni Astorino al violoncello (Caparezza), e ancora Antonio Vinci (pianoforte ed Hammond) e Pierpaolo Giandomenico (basso elettrico), con la direzione musicale di Francesco Lomagistro (batteria e percussioni).