Fdi-An Catanzaro: Sorical, “Incarnato suona la sveglia al presidente oliverio”
“Le dichiarazioni del commissario Sorical Luigi Incarnato di fatto, oggi, sgombrano il campo, rimarcano quello che ormai da mesi tutti diciamo. La Regione Calabria di fatto è in default. Un fallimento non tanto economico, altre situazioni sono prossime ad esplodere come un tsunami sul bilancio dell’ente, ma come fallimento autentico della governance, che indipendentemente dai proclami o delle slide è rimasta – non sappiamo se volontariamente – imbrigliata in quello che è il male autentico di questa amministrazione regionale e di altre, in verità, quello di una burocrazia fannullona, incapace e forse (?) connivente con altri sistemi di svuotamento estranei alla mission ed agli interessi dei calabresi”.
Esordisce così una nota del coordinatore cittadino di Catanzaro di Fratelli d’Italia-AN, Alfredo Serrao, secondo cui tutto questo si spiegherebbe, “Tutto – dice - ha una lettura ovvia. La regione Calabria – sostiene infatti Serrao - è un tesoretto per i tanti amici degli amici, ma al contempo un ‘vaso di Pandora’ ormai fragile perché è cambiato l’atteggiamento dei calabresi, certamente incitati dalle azioni della Magistratura e dalle affermazioni del procuratore Gratteri, che non sono smentibili e che offrono la rappresentazione autentica del vulnus burocratico che avvelena la gestione pubblica”.
“D’altronde – continua il coordinatore - se oggi Incarnato chiede “di cacciare i dirigenti regionali” usando la mannaia, ben altri e certamente non lontani geograficamente dal parallelo del presidente Oliverio, ieri hanno chiesto la stessa cosa. Basti ricordare Carlo Tansi o il consigliere Guccione anche loro di certo non espressione di un altro emisfero politico che non si riconduca al Pd calabrese. Lo stesso che governa anche il Consiglio regionale, dove le recenti nomine sono state rimandate per un gioco di palazzo facendo inorridire – e qui è d’obbligo sorridere almeno – tale Stefano Pedica della direzione nazionale del Pd, magari disinformato di quanto si consuma in regione Calabria sotto la regia del suo partito e con la sordità del presidente Oliverio”.
Allora Serrao di pone alcune domende: “Ma, di cosa stiamo parlando?” afferma. “Vogliamo forse continuare a parlare del furto che si continua a perpetrare sulle spalle dei calabresi? Parliamo di Calabria Etica, di Fincalabra, di Sorical, di Calabria Verde, di tutti questi carrozzoni, anzi baracconi che succhiano il sangue alla Calabria tutta alimentando una corte di nani e ballerine peraltro sgraziate anche nei movimenti?”
E prosegue: “Vogliamo parlare invece di come si gestisce la sanità in Calabria e della lotta ormai epica che Oliverio ha intrapreso con il commissario Scura? Oppure vogliamo parlare del dipartimento all’Agricoltura, del cosiddetto Welfare o del Turismo – elemento non pervenuto nell’agenda del presidente – dove i turisti se vengono una sola volta in Calabria, ne scappano e non ritornano non certo per lo sforzo degli operatori turistici e di quanti tirano la carretta in questa terra…”
Secondo il rappresentante di Fratelli d’Italia-AN, dunque, “bisogna parlare di un regionalismo utile, perché – ribadisce - questo che registriamo è ampiamente fallimentare e mette in predicato l’esistenza stessa dell’idea di regione. Parlare è fatto democraticamente positivo quando si ha con chi interloquire, purché non sia sordo e sempre impegnato nei protocolli di corte. Appare utile ricordare che questa volta il Re è nudo… e peraltro – conclude Serrao - non sembra un bello spettacolo”.