Pizzo: arrestato dai cc cittadino bulgaro per detenzione di armi
Aveva in casa un vero e proprio arsenale pronto all’uso, ben 4 pistole – tre semiautomatiche ed una a tamburo – ed oltre 150 proiettili di vario calibro. A scoprire l’illecita santabarbara sono stati gli uomini della Stazione Carabinieri di Pizzo e del N.O.R.M. di Vibo Valentia che questa notte hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione di Klachev Severov Dunay, cittadino bulgaro di 40 anni da tempo residente a Pizzo. I Carabinieri, che da giorni controllavano i movimenti dell’uomo aspettando il momento giusto per agire, lo hanno sorpreso mentre lui, sua moglie e sua figlia, si stavano preparando per andare a dormire. Appena sono entrati gli uomini della Benemerita hanno cominciato una minuziosa perquisizione dell’appartamento di via Fontanelle alla ricerca di armi. C’è voluta un’ora ai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia per rinvenire, abilmente occultato all’interno del forno della cucina, in un posto praticamente impensabile, l’arsenale già pronto all’uso. Infatti alcune delle armi scoperte dagli uomini della Benemerita avevano già i caricatori pieni ed inseriti, segno che potevano essere prese ed utilizzate in qualsiasi momento. Inoltre gli uomini dell’Arma hanno scoperto come a tutte le armi, 3 7,65 ed una 22, era stata abilmente cancellata la matricola per renderne difficile la rintracciabilità. Per l’immigrato sono quindi immediatamente scattate le manette con l’accusa di detenzione di armi clandestine e di munizionamento e, dopo gli atti di rito, è stato trasferito nel carcere di Vibo Valentia da cui dovrà rispondere all’autorità giudiziaria. Quello compiuto dagli uomini della Benemerita è il più grosso sequestro di armi e munizioni mai effettuato nell’abitato di Pizzo ed evidenzia sia quanto sia alto lo spessore criminale dei soggetti che gravitano nella cittadina sia come sia pregnante l’azione di contrasto giornalmente svolta dagli uomini della Benemerita. Ora le armi saranno inviate presso i laboratori dei Carabinieri per l’esaltazione delle matricole e le prove balistiche volte ad accertare il loro utilizzo in episodi delittuosi compiuti su tutto il territorio nazionale.