Provincia di Reggio. Sulpi: ambulanze “stressate”, macinano chilometri
Per garantire il servizio di emergenza urgenza medica, nell'intera provincia di Reggio Calabria, sono state acquistate cinque nuove ambulanze e messe su strada nell'autunno del 2015.
Ma secondo Giuseppe Gentile, del Sulpi, “a distanza di quasi due anni e con tutti i problemi presenti nell’Asp locale queste ambulanze sono costrette a trottare per trasferimenti di ammalati da un ospedale all'altro, non riuscendo a soccorrere per tempo gli ammalati in codice rosso. Addirittura sembrerebbe che si vada a scegliere l’ambulanza più lontana dal posto in cui si deve intervenire e le ambulanze più vicine sono ferme in postazione”.
Il primato di interventi, per il maggior numero di chilometri percorsi, ribadisce il sindacalista, “va assegnato alla postazione di emergenza urgenza di Taurianova con 190 mila chilometri in meno di due anni di attività. Oltre il doppio di quelli registrati dalle altre quattro sorelle allocate a Scilla, Reggio, Locri e Melito Porto Salvo. Probabilmente l’equipe di Taurianova composta dal personale infermieristico, autista e non sempre con il medico a bordo, riesce a dare risposte celeri ed efficaci più delle altre postazioni e viene gettonata per prima dagli operatori della centrale”.
Per Gentile non si spiega diversamente, “visto – dice - che viene attivata continuamente e senza sosta e addirittura durante interventi d’emergenza con l’ammalato a bordo molte volte, si parte da Taurianova in direzione dell’ospedale di Melito Porto Salvo per trasferire cittadini traumatizzati e politraumatizzati all’Ospedale di Locri; poi si ritorna a Melito per trasferire gli ammalati all’Ospedale Riuniti per un esame Tac e poi ancora, si riparte in direzione di Locri per un Tso da ricoverare a Soverato, chiudendo con i trasferimenti a Germaneto (Cz)”.
“Ma c’è ancora di più – continua il rappresentante Sulpi - la centrale operativa del 118 chiede l’intervento dell’ambulanza di Taurianova per un codice rosso su Melito Porto Salvo alle ore 16,00, l’equipe risponde che l’ambulanza è ferma per manutenzione (disinfestazione, lavaggio e cambio olio motore) sarà pronta per partire alle ore 18,00 circa. Fa niente il codice rosso può attendere e appena pronti si ingrana la marcia verso Melito Porto Salvo”.
“Il tutto – aggiunge - dopo oltre tre ore dal fax di richiesta d’intervento in estrema urgenza. In verità bisogna dire che le Postazioni di Emergenza Territoriale sono 13: Reggio Nord, Reggio Sud, S. Eufemia d’Aspromonte, Scilla, Melito Porto Salvo, Locri, Bianco, Caulonia, Palizzi, Gioia Tauro, Oppido Mamertina, Polistena e Taurianova, ma quella più vicina per intervenire in tutta la provincia è spesso quella di Taurianova”.
“Orbene – incalza responsabile del sindacato - esiste il sistema satellitare per individuare il fermo o la movimentazione delle ambulanze di proprietà dell’Asp e di quelle gestite dal privato. Queste ultime, a volte comunicano alla centrale il fermo macchina per problemi tecnici e le ambulanze vengono sostituite con altre più efficienti ma, non sempre si fa in tempo a installare nuovamente il satellite. A volte accade che mentre un’ambulanza si trova fuori Asp con l’ammalato a bordo, viene chiamata dalla centrale per un codice rosso sul territorio della Piana di Gioia Tauro”.
Secondo Gentile, forse, “non si è ancora capito che l'ammalto meno grave non può scendere dall'ambulanza e fare l’autostop per lasciare il posto a quello più grave. Probabilmente l’operatore di centrale era disattento ma molto attento alla postazione di Taurianova. Pur tuttavia può succedere persino che si ordina di eseguire un codice rosso nei pronto soccorso e nei punti di primo intervento, dove c’è già una postazione di emergenza territoriale attiva ferma lì in attesa di lavorare”.
E conclude: “ma tutto questo probabilmente rientra nei codici dei regolamenti dell’emergenza dell’Asp di Reggio forse di colore diverso da quelli indicati dalle linee guida sull'emergenza urgenza italiana”.