Aeroporto Crotone. Possibile riapertura, Comitato: cauto ottimismo, serve sforzo corale
Le diverse notizie che paventerebbero una possibile ed imminente riapertura dell’aeroporto di Crotone porta una ventata di “cauto ottimismo” nell’associazione “Crotone Vuole Volare” che si sta battendo per un epilogo positivo dell’infrastruttura ritenuta “irrinunciabile e fondamentale” per il territorio.
Il tutto potrebbe essere sancito ai primi di settembre, quando a Roma si terrà una riunione tra i vertici della società di gestione dello scalo, l’Enav e l’Enac, alla presenza del sottosegretario Dorina Bianchi, e finalizzata proprio al passaggio dell’aeroporto Pitagora dall’ente nazionale dell’aviazione alla Sacal.
“La nebbia che finora ha avvolto molti aspetti della vicenda - dalla chiusura alla mancata riapertura in tempi ragionevoli - sembra quindi diradarsi. In un clima di incertezza generale, che non risparmia la stessa società capofila Sacal - affermano dunque dal Comitato - si iniziano a registrare alcuni interventi, resi pubblicamente, quando non scritti, degli attori principali e realmente determinanti per l’esito positivo della vicenda”.
Elemento questo che convince l’associazione ancora di più che si sia, finalmente, sulla strada giusta che ringrazia poi il lungo elenco di personalità del mondo pubblico e privato impegnatesi per arrivare ad una soluzione positiva e che hanno consentito di dar vita ad una serie di dichiarazioni di impegni da parte “di soggetti – affermano ancora - silenti da troppo tempo, che non possiamo che registrare come positive ed incoraggianti per le prospettive future, se solo saranno tradotte in atti concreti immediati e consequenziali”.
“Così - aggiungono dall’associazione - abbiamo avuto modo di registrare la pronta e concreta disponibilità della Camera di commercio di Crotone… Abbiamo, in sequenza successiva, appreso dalle parole del Sindaco Pugliese della volontà, manifestata pubblicamente, di essere disponibile a sottoscrivere un consistente pacchetto azionario, dopo le necessarie valutazioni e solo dopo aver ottenuto l’idonea rendicontazione da parte della Sacal”.
Una dichiarazione, questa, che Crotone Vuole Volare saluta con favore ribadendo che qualora fosse realmente tradotta in fatto concreto e al di là della quota azionaria acquisita dal comune “… avrebbe la capacità di fornire certezze a tutti e tre gli aeroporti calabresi coinvolti nel - a questo punto inutile - ricorso pendente presso il Consiglio di Stato, accettando, senza ulteriori condizioni, il vincitore definitivo”.
Già solo questo elemento che fa ritenere all’associazione che si scongiurerebbe definitivamente “l’inaugurabile, eventuale, annullamento del bando di gara. Non ci sarebbe più bisogno di una nuova gara che potrebbe determinare, potenzialmente, un ritardo temporale dell’attività di volo tale da far presumere la definitiva chiusura dell’aeroporto”.
Tra gli altri segnali “convincenti” viene poi ricordata la dichiarazione del ministero dei trasporti con la quale si conferma l’inclusione dell’aeroporto di Crotone nel contratto di programma “che consente allo Stato di farsi carico degli oneri relativi al controllo aereo, e più in generale, dei servizi forniti da Enav agli aeroporti di interesse nazionale”.
“Finalmente – affermano ancora dall’Associazione - ci viene riconosciuto quel ruolo di interesse nazionale fin qui negato, che ci restituisce pari dignità con gli altri aeroporti e soprattutto rende la gestione dell’aeroporto più economica di oltre 1.200.000 euro, oltre iva, annuali che tanto hanno pesato sui bilanci delle vecchie società di gestione e che il nuovo gestore non pagherà più”.
Per concludere, “e soprattutto per non vanificare questo clima positivo che noi intravediamo”, il Comitato esorta tutti “ad uno sforzo unitario ed univoco teso alla riapertura e al rilancio dello scalo aeroportuale, convinti che solo quando tutti i componenti dell’orchestra suoneranno lo stesso componimento ci giungerà la musica più piacevole” rappresentata dalla riapertura dello scalo dello Ionio.