Disabile segregato in un pollaio tra escrementi e sporcizia: denunciati fratello e cognata
Una stanza di soli due metri quadri, né acqua né tantomeno un bagno. Tutt’intorno escrementi, sporco. Tetto costruito in eternit e la porta che poteva aprirsi solo dall’esterno; in pratica era recluso dentro.
Questa era la sua “casa”: un tugurio di locale, in realtà un pollaio in piena regola. E qui la vittima, un 59enne disabile di Nicotera, nel vibonese, era costretto a vivere da anni, dormendo su un materasso fatiscente e pieno di feci, intorno immondizia.
La luce per lui è arrivata solo oggi quando i carabinieri della stazione locale insieme alla polizia municipale e l’Asp sono intervenuti ritrovandolo ancora lì. Inevitabile la denuncia scattata per due familiari, il fratello e la cognata, che secondo gli inquirenti - che hanno subito informato dell’accaduto la Procura – non lo avrebbero sottoposto a cure e terapie nonostante le “assai precarie e cagionevoli condizioni psicofisiche”, oltre a non preoccuparsi di dargli cibo o bevande in quantità sufficienti al suo sostentamento.
Oltre ai due parenti sono state denunciate altre tre persone, per maltrattamenti e per sequestro di persona, mentre il 59enne è stato portato in un ambiente “sano” e dove certamente se ne prenderanno cura.