Tentata estorsione e danneggiamenti, due arresti nel Vibonese
Alle prime luci dell’alba di oggi i Carabinieri di Nicotera hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia nei confronti di Antonio Campisi, 23enne pregiudicato, e Nicola Vittorio Drommi, 22enne pluripregiudicato, entrambi di Nicotera e ritenuti responsabili dei reati di tentata estorsione in concorso aggravato e continuato e danneggiamenti aggravati esercitati nei confronti di un noto imprenditore della provincia di Vibo e titolare di una impresa di confezionamento di acqua minerale. Dei due soggetti, collegati da stretti rapporti di parentela a noti esponenti del clan “Mancuso” di Limbadi, uno era già in carcere presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia.
H 13:10 | Aggiornamenti operazione Sorgente
I due sono i figli rispettivamente di Domenico Campisi e Salvatore Drommi, rispettivamente il primo scomparso nell’estate del 2010 ed il secondo vittima di agguato il giugno scorso. Le indagini del Militari dell’Arma hanno preso avvio circa due mesi fa, allorquando l’imprenditore proprietario di un appezzamento di terreno sul quale insiste una fonte di acqua e sul quale, a seguito di analisi cliniche che hanno certificato le proprietà dell’acqua, sono in corso lavori di realizzazione di un impianto per l’imbottigliamento ed il confezionamento dell’acqua stessa, è vittima di ripetuti atti intimidatori realizzati mediante l’esplosione di colpi di arma da fuoco nei confronti del portone della propria abitazione di residenza e del garage attiguo, nonché, pochi giorni dopo, con le stesse modalità, all’indirizzo dei capannoni della propria impresa. In particolare il 25 ottobre, alle ore 18.30 circa, in Nicotera (VV), frazione Comerconi, via risorgimento, ignoti esplodevano 14 colpi di arma da fuoco all’indirizzo della porta d’ingresso dell’abitazione di residenza e della saracinesca dell’adiacente garage. Sul posto intervenivano Militari della Stazione Carabinieri di Nicotera che rinvenivano e ponevano sotto sequestro 14 bossoli per pistola calibro 9x21.
Nella notte del 27 ottobre episodio analogo si verificava all’indirizzo dei magazzini dell’impresa di famiglia, nella circostanza venivano esplosi diversi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo delle vetrate del capannone, ubicato in contrada “Jace” di Nicotera, adibito a deposito dell’azienda di imbottigliamento di acqua potabile. Sul posto i Militari della Stazione Carabinieri di Nicotera rinvenivano e ponevano sotto sequestro 29 bossoli per pistola calibro 7,65, 7 bossoli calibro 3,9 e 10 ogive deformate. Parallelamente alle indagini, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio sviluppata anche al fine di prevenire ulteriori danneggiamenti commessi nei confronti della vittima, in data 9 novembre alle ore 11.00 circa, nel corso di un servizio perlustrativo svolto in Nicotera, frazione Preitoni, nei pressi dei luoghi di tali eventi delittuosi, Militari delle Stazioni Carabinieri di Nicotera e di Nicotera Marina traevano in arresto in flagranza di reato Nicola Vittorio Drommi, 22enne nullafacente, pregiudicato, colto nella flagranza del reato di porto illegale di arma e munizioni e di detenzione di arma clandestina. Nella circostanza il Drommi, alla guida del proprio motociclo Yamaha T-max 500, alla vista dei militari in esecuzione di un posto di controllo, invertiva il senso di marcia. Prontamente seguito e raggiunto percorrendo una strada secondaria e parallela, lo stesso, dopo un breve inseguimento, veniva immediatamente bloccato. A seguito di perquisizione personale veniva rinvenuta in possesso del DROMMI una pistola marca beretta calibro 9x21 con matricola punzonata con colpo in canna e 2 serbatoi con complessivi 29 proiettili dello stesso calibro. L’arma, le munizioni ed motociclo venivano sottoposti a sequestro. Ad esito del controllo veniva inoltre accertato che l’arrestato era privo di patente di guida ed il mezzo non coperto da polizza assicurativa, si procedeva pertanto per le citate violazioni penale ed amministrativa. L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
In data 6 dicembre, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Vibo Valentia, recependo pienamente le risultanze dell’attività investigativa sviluppata dai Militari della Compagnia di Tropea, emetteva nei confronti del Campisi e del Drommi ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, ritenendoli responsabili del tentativo di porre in essere attività estorsiva esercitato nei confronti dell’imprenditore e dei danneggiamenti eseguiti mediante esplosione di colpi d’arma da fuoco. Nel provvedimento, il Giudice per le Indagini Preliminari ritiene “fondatamente esistente a carico di Drommi Nicola Vittorio e di Campisi Antonio un grave quadro indiziario in relazione ai reati contestati dal Pubblico Ministero procedente”. Quelle fatte dai due giovani sono, secondo l’Autorità Giudiziaria, “richieste correlate a minacce gravi e a comportamenti evidentemente intimidatori, che pertanto sia sotto il profilo logico che sotto il profilo temporale si ricollegano ai gravi episodi di danneggiamenti a mezzo armi da fuoco subiti dalle persone offese. […….] Il reato di estorsione, già di per sé di natura particolarmente allarmante in un contesto territoriale gravato da forti pressioni della criminalità organizzata ed economicamente depauperato, è stato posto in essere, sia pure nella forma tentata, con atti di danneggiamento particolarmente gravi, che hanno attinto i luoghi abitualmente frequentati dai destinatari delle richieste e dai loro stretti congiunti lasciando chiaramente intendere la possibilità concreta per gli indagati, dotati di armi da fuoco, di realizzare seri danni a cose e persone”.
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