Il lago in secca restituisce una statua del ‘900, la scoperta di un passante
Una persona che casualmente si trova a passare lungo il lago Angitola, a Maierato, nel vibonese. Sul letto dell’invaso, in questo periodo asciutto per la siccità estiva, nota qualcosa di strano.
Allerta subito le autorità e sul posto arriva una squadra di specialisti del Saf, il nucleo Speleo Alpino Fluviale dei Vigili del fuoco che utilizzando un’autoscala ha imbracato e recuperato la scultura.
Si scoprirà poi che si tratta della statua in bronzo di una donna (impresse su di essa due lettere, le iniziali A.P.) alta circa 70 centimetri: presumibilmente un’opera dei primi del Novecento, forse realizzata da artisti campani o, forse, qualcosa di meno importante dal punto di vista storico ed artistico. Chissà!
La scultura intanto è stata affidata ai Carabinieri che la conserveranno in attesa che la Sovrintendenza esegua i controlli del caso, facendo chiarezza sulla sua fattura esatta.
A scoprirla, come dicevamo, un passante, Vito Ruscio, un 47enne di Monterosso che era al lago insieme al figlio.