Pagamenti tirocini. Prc Catanzaro: disponibili al confronto con i lavoratori
Con un decreto 9 febbraio scorso, la Regione Calabria si era impegnata a finanziare progetti territoriali da parte degli Enti Pubblici, nell'ottica di avviare dei percorsi di politiche attive tramite i tirocini. La misura, a cui sono stati assegnati 24 milioni di euro, riguarda i lavoratori precedentemente inseriti tra i percettori di mobilità in deroga ed esclusi dal beneficio dell'indennità in seguito all'Accordo-quadro sottoscritto con le parti sociali il 7 febbraio.
"Un percorso sinergico avviato con i sindacati e fortemente voluto dal presidente Mario Oliverio attraverso il quale avviare percorsi di politiche attive nel più breve tempo possibile, dare seguito alle progettualità presentate dagli enti, nonché fornire liquidità ai beneficiari".
Così ad aprile successivo si era pronunciato l'assessore al Lavoro Federica Roccisano. I tirocini, della durata di 6 mesi, presso i Comuni che hanno aderito al bando sono iniziati a giugno, ma gli ex percettori di mobilità non hanno ancora percepito il denaro promesso.
“Degli 800 euro mensili che doveva pagare l'Inps – denunciano dalla Federazione di Catanzaro del Partito della Rifondazione Comunista - ancora non si è visto un centesimo. Questi lavoratori – proseguono - svolgono un ruolo fondamentale e forniscono servizi alle collettività che le Amministrazioni Comunali, in carenza di organico e che non hanno possibilità di assumere, non riescono a garantire”.
Prc ricorda poi che sono passati tre mesi dall'inizio dei progetti e che “la situazione non si sblocca e migliaia di famiglie, già duramente provate da crisi economica e disoccupazione, aspettano di portare a casa uno stipendio. Un ritardo che è ancor più grave se si pensa che, oltre un anno dopo la richiesta avanzata dall'INPS, la Regione non ha ancora provveduto ad inserire gli ex lavoratori in deroga in un particolare bacino di ex percettori di ammortizzatori sociali che in Calabria sono in totale 25 mila”.
Rifondazione aggiunge poi che non è possibile che i Comuni anticipino le spettanze, poiché i pagamenti devono passare obbligatoriamente attraverso l'Istituto di previdenza, così come previsto dal bando.
Il Prc, dunque, vuole sapere “cosa abbia fatto in tutto questo periodo la Regione Calabria e se sia realmente intenzionata a risolvere in tempi molti brevi la questione dei pagamenti dei sussidi. Altrimenti il rischio è che i lavoratori, ai quali va tutta la nostra solidarietà, avranno ciò che gli spetta quando ormai avranno terminato da molto tempo i tirocini”.
“Progetti che, in realtà – continuano dalla federazione catanzarese - rientrano tra i palliativi che questa Giunta Regionale ha scelto di utilizzare durante il suo mandato senza offrire alcune prospettiva concreta di reinserimento nel mondo del lavoro. Tra tre mesi cosa sarà di queste persone? Troveranno un lavoro o aspetteranno l'ennesimo bando? In un contesto in cui la disoccupazione cresce ogni giorno, la Regione Calabria è disposta ad intraprendere seriamente politiche e investimenti per mettere la parola fine alla precarietà del lavoro?”
Ai lavoratori, il partito della Rifondazione dice di comprendere le ragioni della loro rabbia e del loro disagio: “Per parte nostra – sottolineano - siamo disponibili ad un confronto con voi, nelle forme nei tempi che riterrete utili e sappiate, comunque, che saremo al vostro fianco in tutte le iniziative di lotta che vorrete mettere in campo."