Distretti rurali ed agroalimentari, Magno presenta pdl: “Puntare su qualità”
“I distretti rurali ed agroalimentari rappresentano una risorsa inesauribile per aumentare la produttività e l’occupazione della nostra regione. Bisogna incentivarne la crescita puntando su qualità, tradizione e innovazione”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno che ha presentato a Palazzo Campanella la proposta di legge “Istituzione dei distretti rurali ed agroalimentari di qualità” che modifica e integra la Legge Regionale n. 21 del 13 ottobre 2004.
“La proposta di legge da me presentata – aggiunge – vuole sopperire a quelle carenze che fino ad oggi hanno impedito ai distretti rurali ed agroalimentari di costituire uno dei motori trainanti della nostra economia. Per tali ragioni ho ritenuto opportuno disciplinare meglio la materia integrando il testo della legge regionale n. 21/2004 in una duplice direzione: specificando in maniera più esaustiva le politiche di internazionalizzazione che devono accompagnare lo sviluppo dei distretti rurali e introducendo politiche di sostenibilità economica delle produzioni, dalle quali, al giorno d’oggi, non si può prescindere”.
“L’obiettivo – osserva Magno - è quello di accrescere le esportazioni e aumentare gli investimenti nella nostra regione, puntando esclusivamente sulle risorse di carattere geografico, culturale e sociale di cui i territori dispongono e superando quegli elementi di criticità che non hanno consentito, fino ad oggi, una crescita adeguata dei distretti rurali ed agroalimentari. Capitalizzare le nostre innumerevoli risorse è condizione imprescindibile affinché la nostra economia possa fare quel salto di qualità necessario per generare ricchezza e, soprattutto, occupazione per i giovani. L’attenzione deve essere, quindi, rivolta alle imprese agricole e agroalimentari che puntano sulla qualità e sulle produzioni locali ed in tale contesto un ruolo determinante - conclude Magno - deve essere svolto dalle amministrazioni pubbliche che hanno il compito di promuovere il territorio, valorizzandone le potenzialità naturali, culturali ed economiche”.