Operazione “Ares 2021”. Droga dalla Calabria alla Liguria, ventidue condanne
Sono ventidue le condanne inflitte dal giudice del tribunale di Genova, Silivia Carpanini, nei confronti di altrettanti imputati nel processo scaturito dall’inchiesta “Ares 2021” (QUI), condotta nel novembre del 2023 dalla Guardia di Finanza di Imperia che allora arrestò 26 persone, di cui 23 finirono in carcere e le altre ai domiciliari.
L’indagine, coordinata dalla Dda del capoluogo ligure, fece ritenere agli inquirenti che diciassette degli arrestati facessero parte di una associazione a delinquere, diretta da esponenti della famiglia De Marte-Gioffrè, originaria di Seminara, nel reggino, e collegata alle cosche di ‘ndrangheta della Calabria, che da anni si era radicata nella zona di Diano Marina ed operativa nella provincia di Imperia sin dal 2020.
Sempre secondo gli investigatori il gruppo avrebbe gestito l’acquisto, la coltivazione, il trasporto, la rivendita e le cessioni di cocaina, hashish e marijuana, potendo anche contare su diverse abitazioni dove si tenevano riunioni operative durante le quali si prendevano le decisioni sugli approvvigionamenti di droga o si svolgevano trattative con i fornitori e acquirenti.
Tornando alle decisioni del giudice, condanne pesanti hanno riguardato i presunti esponenti di spicco dell’associazione: Domenico Gioffrè, al quale sono stati inflitti vent’anni; Giovanni De Marte, condannato a sedici anni; e Michela De Marte, a cui sono di anni ne sono stati inflitti sette.
Tredici gli anni di reclusione, invece, per Randy Nieto Fiss; dodici per Indrit Shaba; undici anni e otto mesi per Andrea Ziella; undici per Antonino Laganà; dieci anni e mezzo per Vincenzo Santarpia; dieci anni e quattro mesi per Giovanni Chimienti; e dieci anni per Giuseppe Scarcella.