Castrolibero, rinnovata la Commissione consiliare per le pari opportunità

Cosenza Politica

Il Comune di Castrolibero ha rinnovato la Commissione consiliare per le pari opportunità. Oltre ai componenti di diritto, ossia Nicoletta Perrotti, presidente del consiglio comunale con delega alle pari opportunità, nonché referente regionale per la provincia di Cosenza in quanto facente parte della Commissione regionale per le pari opportunità, Yleana Illuminato, consigliera comunale, e Sabrina Pacenza, in qualità di vicesindaco, si sono aggiunti, quali esponenti della Commissione, i componenti nominati dal consiglio comunale, Alessandra Lappano e Anna Giulia Mannarino, e quelli nominati in rappresentanza del mondo dell’associazionismo, e cioè, Caterina Cairo, Alessandra Primicerio, Davila Scarpelli, Maria Rosaria Tenuta e Rosanna Lanzillota, quest’ultima nominata dalla Commissione stessa, alla carica di Presidente in rappresentanza dell'Osservatorio Nazionale
sul Diritto alla Famiglia - Avvocati di Cosenza - Sezione Territoriale di Cosenza.

La Lanzillotta, lo ricordiamo, esercita la professione di avvocato ed è stata indicata dall’associazione nazionale degli avvocati matrimonialisti. A margine dell’incontro, svolto in un clima di partecipe collaborazione, la componente di diritto della commissione consiliare nonché autorevole esponente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, Nicoletta Perrotti, ha dichiarato: “Se esiste ancora il welfare lo si deve alle donne e spetta sempre alle donne portarlo laddove non c’è. La Commissione Pari Opportunità del Comune di Castrolibero, infatti, impegnata da sempre nel contrasto di ogni tipo di discriminazione e disuguaglianza, vuole continuare ad essere punto di riferimento per tutto il territorio e promotrice di azioni positive tese al benessere e alla felicità dei cittadini. Sono fermamente convinta – ha concluso - che un buon amministratore ha il dovere di favorire lo sviluppo della propria Comunità soprattutto attraverso il superamento di ogni tipo di discriminazione e negazione dei diritti”.