Mobilità in deroga, lavoratori senza stipendio

Catanzaro Attualità

Anche l’Amministrazione comunale di Botricello scende in campo al fianco dei lavoratori che fanno parte del progetto per i percettori di mobilità in deroga avviato dalla Regione Calabria. Da mesi, infatti, questi lavoratori sono impiegati a supporto della pubblica amministrazione per attività di tirocinio. Per loro non è mai stata erogata l’indennità prevista di 800 euro al mese, per questo il sindaco di Botricello, Michelangelo Ciurleo, ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, all’assessore regionale al Lavoro, Federica Roccisano, al Ministero del Lavoro e, per conoscenza, al prefetto di Catanzaro, Luisa Latella.

Il primo cittadino ha scritto nella missiva che “in questo momento non ci interessa conoscere eventuali responsabilità, ma chiediamo di ricevere una risposta immediata rispetto ai bisogni evidenziati, affinché questi lavoratori possano avere le spettanze dovute entro il minor tempo possibile. L’esasperazione di questi lavoratori aumenta giorno dopo giorno ed è aggravata dall’inizio dell’anno scolastico, dal momento che molte famiglie non potranno provvedere serenamente alle spese che i propri figli devono sostenere in questo periodo, alimentando un ulteriore disagio sociale”.

Per il Comune di Botricello sono venti i lavoratori impegnati nel progetto avviato lo scorso 5 luglio per la durata di sei mesi: “Si tratta di una iniziativa di vitale importanza – afferma Ciurleo - che ha, di fatto, impedito la paralisi dei servizi ai cittadini, dal momento che il Comune di Botricello risulta in dissesto finanziario, con tutte le conseguenze derivanti, ed a cui si aggiungono la carenza di personale esterno e la necessità di potenziare gli uffici interni. Dall’inizio delle attività, questi lavoratori hanno prestato una grande opera con impegno e dedizione, assicurando servizi primari anche durante la stagione estiva, particolarmente delicata per una realtà turistica come la nostra”.

Nonostante questa attività, prosegue la lettera, “dobbiamo registrare il malessere di questo personale, dal momento che ad oggi non hanno potuto avere nemmeno un euro delle spettanze a loro dovute. Il problema è noto a tutti ed è stato già evidenziato anche da altri colleghi Sindaci, ma è evidente – dichiara Ciurleo - che non sia possibile restare inermi davanti ai disagi che questa condizione sta provocando a tanti padri e madri di famiglia, ma anche a quei giovani che già escono delusi da un primo confronto con il mondo del lavoro”.

Il sindaco di Botricello ha espresso il proprio plauso per il progetto avviato da Regione e Ministero, ma tutto “rischia di svanire nel nulla se impatta nella solita burocrazia che non riesce ad affrontare nei tempi e nei modi dovuti azioni così delicate perché rivolte a chi vive una condizione di disagio. Come amministratori locali, ma anche come padri e madri di famiglia – afferma Ciurleo - non possiamo accettare una simile realtà, ma dobbiamo garantire risposte ai nostri lavoratori, anche se impegnati in tirocini della durata di sei mesi. Viviamo ogni giorno al loro fianco e continueremo ad esserlo ogni istante, condividendo ogni iniziativa utile per difendere e tutelare la dignità di queste persone, oltre che – conclude Michelangelo Ciurleo - scongiurare disagi o interruzione dei servizi ai cittadini, garantiti in questi mesi grazie allo spirito di abnegazione dimostrato dai tirocinanti”.