Finiti i lavori della commissione attività sociali e sanitarie

Calabria Salute

Con l’audizione di Antonino Orlando, dirigente generale del Dipartimento Salute, di Gianluigi Scaffidi, dirigente del Settore Piano di rientro e di Antonio Belcastro, direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro, la terza Commissione Attività sociali, sanitarie, culturali e formative, presieduta da Nazzareno Salerno (Pdl), ha concluso i lavori odierni. Durante la seduta sono stati ascoltati pure il presidente dell’Associazione Fenice Calabria, Domenico Pupa che è intervenuto sui disturbi del comportamento alimentare; e poi il presidente dell’Associazione nazionale dentisti italiani, Vincenzo Fuscà e Salvatore De Filippo, in rappresentanza della Commissione albo odontoiatri, che hanno manifestato «la loro disponibilità a collaborare con l’amministrazione regionale per affrontare e risolvere le problematiche del settore, in particolare con riferimento ai regolamenti che normano l'esercizio dell’attività professionale». La prima parte della seduta è stata dedicata all’audizione dei rappresentanti sindacali sul progetto di legge all’esame della Commissione su norme per la stabilizzazione del personale impegnato in attività socialmente utili e di pubblica utilità, d’iniziativa dei consiglieri Ferdinando Aiello, Salerno, Guccione, Censore, Parente, Chiappetta e Gallo. In merito alla proposta di legge, così come per le altre proposte all’ordine del giorno, Salerno ha fissato per il 28 dicembre la data di scadenza per la presentazione degli emendamenti. «La Commissione – ha detto Salerno – ha anche approvato un atto di indirizzo per la proroga di tutti i precari (in scadenza il 31 dicembre e nei primi mesi del 2011), impegnati in Asp ed Ao che rivestono particolare importanza in quanto contribuiscono a garantire servizi importanti nonchè i servizi di 118 e della rete di emergenza-urgenza. Questo atto di indirizzo sarà sottoposto all’attenzione di Scopelliti, Commissario per la sanità, il quale comunque si sta già occupando del problema». L’organismo ha poi approvato il seguente atto d’indirizzo: “Premesso che con decreto del Commissario per l’attuazione del Piano di rientro è stata disposta la disattivazione dei punti nascita degli ospedali di Acri e San Giovanni in Fiore, riconosciuti nel piano quali ospedali montani; che entrambi si trovano in comunità popolose, attorno alle quali ruotano molti comuni più piccoli, con difficoltà di collegamento verso ospedali maggiori soprattutto durante la stagione invernale; che, pertanto, la chiusura degli stessi reparti porrebbe seri problemi in termini di garanzia dei livelli essenziali di assistenza, con pericolo di sovraccarico degli ospedali vicini ed il pericolo di ricorso eventuale anche a strutture private accreditate; i componenti della terza Commissione ritengono necessario che la decisione assunta venga rivalutata dal Commissario ad Acta, proponendo la sospensione di un anno dalla chiusura dal punto nascita, affinchè si possa, eventualmente valutare l’opportunità di preservare le suddette strutture». Hanno preso parte alla seduta i componenti Parente, Giordano, Ciconte, Ferdinando Aiello, Chiappetta, Gallo, e i consiglieri Battaglia, Guccione, Imbalzano, Tripodi, Caputo, De Gaetano, Nucera.