Politiche sociali, Roccisano: “È arrivato momento di recuperate il tempo perso”

Calabria Attualità

Per l’assessore regionale alle Politiche sociali Federica Roccisano “dopo circa 17 anni dall’approvazione della legge quadro sulla riorganizzazione dei servizi sociali, in Calabria sembra essere arrivato il momento di recuperare il tempo perduto”. È emerso nel corso di una riunione svoltasi alla cittadella con una delegazione della sezione calabrese del gruppo dirigente dell’ASI (Associazione Sociologi Italiani), composta dal presidente regionale Franco Caccia e dai vice presidenti Marco Pavone e Giuseppe Bianco.

“Con l’approvazione della delibera di Giunta regionale 449 del 2016, sono stati definiti – è stato detto - parametri e requisiti strutturali, professionali ed organizzativi a cui i Comuni devono attenersi, per autorizzare il funzionamento dei servizi sociali attivabili per le diverse fasce della popolazione”. I Comuni saranno, quindi, il perno della nuova programmazione territoriale, con l’Ufficio di Piano che diventa lo strumento tecnico fondamentale per analizzare scientificamente i bisogni e per progettare, con competenza e creatività, le risposte più efficaci ai differenti bisogni presenti nelle popolazioni dei diversi ambiti territoriali. Tra le figure professionali, che dovranno fornire il loro apporto per consentire alla Calabria di dotarsi di una rete di servizi sociali avanzati, vi sono anche i sociologi, figura professionale in forte aumento nella nostra regione, grazie anche alla presenza della facoltà di Sociologia presso l’università Magna Grecia di Catanzaro e dell’Unical di Cosenza.

Al termine dell’incontro, l’assessore Roccisano, nel ringraziare i sociologi calabresi dell’ASI ha assicurato: “L’incontro di oggi ci aiuterà a qualificare ancora di più le politiche sociali attuate in Calabria e le proposte formulate dalla delegazione di sociologi costituiscono una preziosa risorsa nel contesto della nostra azione di governo nella nuova programmazione dei servizi sociali”. Caccia, dal canto suo si è dichiarato soddisfatto dell’incontro ed ha sottolineato che “la sfida a cui siamo chiamati è quella di mettere in campo idee e strumenti organizzativi nuovi, per un welfare che punti l’attenzione sulla persona, spesso catalogata in funzione delle singole disabilità e non già per le diverse abilità di cui pure dispone”.