Sanità: rinviata a giudizio l’On. Maria Grazia Laganà
Il gup del tribunale di Locri, Caterina Capitò, ha rinviato a giudizio la parlamentare del Pd, Maria Grazia Laganà, ed altre quattro persone, accusate a vario titolo di truffa, falso e abuso ai danni dell'Azienda sanitaria di Locri. Oltre alla deputata, indagata in qualità di vice direttore sanitario dell'ospedale di Locri (incarico che ricopriva nell'estate del 2005, periodo a cui risalgono i fatti), sono stati rinviati a giudizio anche Pasquale Rappoccio, rappresentante dell'impresa di fornitura di medicinali Medinex di Reggio Calabria; l'allora direttore amministrativo dell'Asl, Maurizio Marchesi; un funzionario amministrativo dell'ente, Nunzio Papa, e un medico dell'ospedale, Alvina Michelotta. Nelle scorse udienze il pubblico ministero, Federico Nesso, aveva chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli indagati per una tentata truffa relativa ad una richiesta di fornitura di materiale medico per il pronto soccorso dell'ospedale di Locri. Acquisto che poi non si è mai concretizzato. L'indagine fu avviata nel 2006 dalla guardia di finanza sulla base della relazione del prefetto Basilone, nominato commissario all'Asl di Locri dopo lo scioglimento dell'Azienda disposto all'indomani dell'omicidio del vice presidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, ucciso nell'ottobre del 2005, e marito di Maria Grazia Laganà. Il gup ha fissato l'inizio del processo per il 12 gennaio 2011 dinanzi ai giudici del tribunale di Locri.