Lsu Lpu, i sindacati chiedono alla Regione tavolo di confronto a Roma
I Segretari regionali responsabili delle politiche del lavoro di Cgil, Cisl e Uil, Claudia Carlino, Domenico Zannino e Luciano Prestia, riunitisi per esaminare la problematica degli LSU - LPU, hanno diffuso un documento indirizzato al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ed all'assessore al lavoro, Francescantonio Stllitani, in cui affermano che "l'impegno ed i documenti prodotti dalla terza commissione regionale costituiscono una base importante ed utile alla stabilizzazione dei 5.400 LSU - LPU calabresi. La legge regionale in fase di preparazione - fanno rilevare - puo' essere emendata connotandola di tutti gli accorgimenti normativi ed economici utili a raggiungere ottimi risultati. E' del tutto evidente, pero' che se non interverra' una modifica di carattere nazionale che consenta di derogare al blocco del turn over, al patto di stabilita' per i comini superiori a 5.000 abitanti e ai limiti di spesa riferiti al 2004 per gli enti entro i 5.000 abitanti i risultati non saranno soddisfacenti". Per tali ragioni , continuano, "vi sollecitiamo a voler chiedere come Giunta regionale l'apertura di un tavolo di confronto nazionale presso il Ministero del Lavoro congiuntamente ai Ministeri della Funzione Pubblica e del Tesoro per riproporre le deroghe e gli incentivi ministeriali con risorse straordinarie ed aggiuntive volte a favorire la contrattualizzazione dei precari, presso tutti gli enti che utilizzano Lpu-Lsu. Il parlamento nazionale - e' scritto - deve considerare le problematiche dei lavoratori precari calabresi alla stessa stregua degli LSU di Napoli e Palermo. La mancata rassicurazione da parte della Giunta della Regione Calabria circa la disponibilita' delle risorse necessarie alla retribuzione delle integrazioni per gli ultimi mesi del 2010 e la mancata disposizione circa la proroga delle convenzioni, nonche' la totale copertura del fabbisogno del 2011 pongono i lavoratori in uno stato di grandissima preoccupazione". I sindacati aggiungono che "ove nella riunione convocata per il 9 dicembre dall'Assessore regionale al Lavoro Franco Stillitani non saranno pervenute le rassicurazioni necessarie circa i problemi teste' sollevati, verra' proclamato lo stato di agitazione del settore con iniziative che piu' si riterranno opportune".